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Cronaca

Addio a Giuliano Carlini, professore di sociologia all'università

Il cordoglio dei suoi studenti e dei colleghi: "Uno dei pochi intellettuali veri"

La città piange la scomparsa di Giuliano Carlini, professore di sociologia delle relazioni interculturali all'università. Se ne è andato all'età di 83 anni. Nella sua carriera è stato anche membro del Comitato scientifico del Cedritt. Ha svolto numerose ricerche su Genova e la Liguria, sui giovani, sugli immigrati, sul disagio e la tossicodipendenza, sulla povertà. 

"Uno dei pochi intellettuali veri di questa città". Così lo definisce Luca Borzani salutandolo, con un post sulla sua pagina Facebook, Giuliano Carlini prof di Sociologia all'Università di Genova. "Anche se lui mai avrebbe accettato questa definizione - continua Borzani - è stato capace di intrecciare il rigore della ricerca con impegno civile, vivacità culturale, dimensione internazionale. Più attento ai mutamenti sociali e alla partecipazione civica che ai salotti e all accademia. Quanto più lontano dal provincialismo e dai trasformismi che ci affliggono. E soprattutto straordinariamente generoso capace di essere generativo, di accompagnare. Un pezzo di Genova prezioso di cui siamo costretti a fare a meno. Con immenso dolore".

Docente di sociologia delle relazioni interculturali presso l’Università di Genova, è stato per decenni uno dei grandi esploratori del mutamento delle città. 

"Era un uomo intelligente, colto, capace di analisi raffinate, che ha sempre teorizzato il ruolo che deve avere la politica nella nostra società", è il ricordo di Gianni Pastorino, consigliere in Regione Liguria. "Ho lavorato molti anni con lui su temi internazionali, per la Lega per i diritti dei Popoli, per i movimenti che si opponevano alla installazione dei missili a testata nucleare nel nostro paese, realizzando momenti di riflessione, elaborazione, riuscendo addirittura ad organizzare un convegno a Genova con Monsignor Hilarion Capucci, da molti criticato perché sostenitore della Olp, ma certamente da noi considerato un difensore della pace e dei diritti umani".

"Vi sto parlando di circa 35 anni fa, anni in cui si cercava di costruire anche in Italia un movimento pacifista, che avesse una visione internazionale, in cui la capacità di Giuliano, la sua elaborazione e i suoi contatti con il mondo internazionale accademico erano strumenti preziosi e importanti".

Persona di grande cultura e amatissimo dai suoi studenti è sempre stato un punto di riferimento culturale a Genova: "Buon viaggio, Professore…e grazie per tutte le preziose riflessioni indotte tra i banchi logori delle aule di Via Balbi - scrive Lara Maggiali - e per quelle riservate ad ogni volta che capitava di incontrarsi per la strada. Condite sempre da quella ammirabile ironia che tanto amavo".

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