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Cronaca

Fece a pezzi il corpo della madre a Marassi: indagata per il suo omicidio e per quello del figlio

Accolto il ricorso presentato dalla procura, secondo cui Giulia Stanganini, 37 anni, oltre ad avere ucciso il figlioletto di 4 anni ha ucciso anche la mamma, la 63enne Loredana Stupazzoni

Una storia che ha dell'incredibile, un omicidio che avrebbe potuto essere archiviato come morte naturale ma che, a causa di un altro (per la procura, quantomeno) omicidio è stato portato alla luce.

Diventa ancora più oscuro il caso di Giulia Stanganini, la donna che nell’aprile del 2020 si presentò in questura confessando di avere trovato la madre morta in casa. Il corpo della donna, la 63enne Loredana Stupazzoni, era stato effettivamente rinvenuto nell’appartamento di via Bertuccioni, a Marassi, in cui viveva con la figlia, ma fatto a pezzi messi in alcune buste di plastica.

Gli accertamenti successivi da parte della Squadra Mobile e della Procura avevano portato alla luce elementi che lasciavano pensare che Stanganini, all’epoca dei fatti 37enne, avesse ucciso il figlioletto di 4 anni nel novembre del 2019 soffocandolo: una morta archiviata come naturale, su cui le indagini degli investigatori diretti da Stefano Signoretti si sono appuntate dopo la scoperta di quello che potrebbe essere di fatto un secondo delitto.

Gli approfondimenti successivi hanno infatti convinto la procura che Stanganini abbia ucciso anche la madre, cercando di mascherare il delitto con un sucidio.

Il gip, pur con parecchie riserve, aveva accolto la tesi della procura sul figlio, indagandola a piede libero per omicidio, ma aveva rigettato la richiesta di custodia cautelare per l'uccisione della madre.

I pm Stefano Puppo e Sabrina Monteverde avevano quindi presentato ricorso al Riesame, che lo scorso 5 marzo lo ha accolto: salvo ricorsi da parte della difesa in Cassazione, Stanganini dovrà rispondere anche dell'omicidio della madre. La donna, oggi 38 anni, ha sempre sostenuto di averla trovata morta impiccata e di aver fatto a pezzi il corpo per liberarsene perché “non sapeva cosa fare”.

Per il Riesame, ciò la procura ha presentato appello, gli indizi e la ricostruzione forniti dai pm sono invece idonei ad accusare la donna anche del secondo delitto. Stanganini è detenuta a Pontedecimo da aprile 2020: per la procura non avrebbe ucciso soltanto il figlioletto soffocandolo con un cuscino, ma anche la madre, con cui litigava per i soldi e che l'accusava di avere ucciso il nipotino.

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