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Cronaca Centro Storico / Giardini Emanuele Luzzati

Nell'orto dei Luzzati spunta la cannabis sativa, polemica per la pianta-tabù

La denuncia dei consiglieri della Lega: "Trasmesso ai bambini un messaggio molto pericoloso"

Non hanno fatto in tempo a mettere le radici le piantine di cannabis sativa sistemate nell'orto sociale dei Giardini Luzzati. Dopo 24 ore Marco Montoli, il presidente del Cesto, associazione che gestisce lo spazio sociale, ha comunicato che torneranno alle aziende agricole da cui provenivano. 

Il terreno a Genova non è ancora fertile, soprattutto per la presa di posizione della Lega sulla pianta-tabù legale al cento per cento ma invisa ai consiglieri: "Stiamo parlando di un posto frequentato anche da bambini e riteniamo che venga trasmesso un messaggio molto pericoloso, alla faccia di decine di milioni di euro dei contribuenti che ogni anno lo Stato spende in comunicazione contro le droghe. Chiediamo con forza che la pianta venga rimossa, non vedendo alcun scopo di crescita informativa e culturale nell’averla piantata in uno spazio pubblico».

Di parere opposto Paola Olivieri che ha curato l'allestimento delle aiuole, spiegando il significato di questo nuovo ingresso: "Non stiamo parlando di una vera e propria droga ma di cannabis sativa, e da qui noi vogliamo iniziare un percorso educativo a partire dai ragazzi per arrivare agli adulti che hanno tantissime obiezioni al riguardo nonostante si stia parlando di una piante legale al cento per cento".

Ma i consiglieri comunali della Lega proprio non ci stanno: "È inaccettabile trovarla nella aiuole pubbliche dell’orto sociale dei Giardini Luzzati, anche se si tratta di un tipo di canapa legale. Chiediamo con forza che la pianta venga rimossa, non vedendo alcun scopo di crescita informativa e culturale nell’averla piantata in uno spazio pubblico".

Così il presidente Montoli ha placato gli animi chiedendo, però, che si apra un dibattito costruttivo sul tema: "Le discusse piantine da qui a qualche giorno traslocheranno, la scelta di esporle consisteva proprio nel sottolineare come intorno a questa pianta-tabù, progressivamente demonizzata dalla nostra società, sia il caso di aprire un dibattito serio e costruttivo".

E non sono mancate le argomentazioni: "Innanzitutto, la canapa è una pianta. Una pianta che nei secoli è stata utilizzata proprio e soprattutto dai genovesi per la produzione del cordame e delle vele dei leggendari vascelli che solcavano le rotte di tutto il mondo. Un utilizzo questo, caduto in disuso nel tempo, ma di grande attualità se consideriamo la portata ecologica di questo prodotto rispetto a quelli più diffusi. La cannabis è poi anche utilizzata in medicina e numerose terapie oggi ne fanno ricorso con grande beneficio dei/delle pazienti. Addirittura, i medici del Gaslini lamentano la scarsità di questo prodotto per poter garantire le cure necessarie ai più piccoli. Ha proprio senso demonizzare la cannabis?".

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