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Cronaca

Genova nel caos fra sciopero trasporti e protesta No Tav

Durante le quattro ore di stop dei mezzi pubblici, fermi il 99 per cento dei bus. Adesioni elevate anche nelle altre città. Poi la manifestazione contro l'alta velocità e il traffico va in tilt

Dopo lo stop di 24 ore dei trasporti il 17 febbraio, giovedì 1 marzo 2012 sciopero nazionale generale dei trasporti di quattro ore con adesioni piuttosto alte in tutta Italia. Bus e tram, secondo i dati della Filt, fino al 99% fermi a Genova, 90% a Bologna e a Bari, 80% a Napoli.

Nel corso della giornata disagi alla circolazione anche per la protesta del movimento No Tav. Dopo che i trasporti sono tornati in funzione, i manifestanti hanno bloccato, anche se per poco, la circolazione ferroviaria a Brignole e percorso in corteo le vie del centro cittadino. Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e Marcello Zinola, presidente dei giornalisti liguri, hanno condannato le violenze.

Tornando allo siopero dei trasporti, vale la pena ricordare i motivi della protesta, così come richiamati in una nota dei sindacati.

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti chiedono una profonda correzione delle scelte che il Governo sta attuando e rivendicano l’apertura di un confronto di merito. Oggi, ancora più che nel recente passato, una politica per i trasporti è necessaria. La crisi economica va affrontata anche riconoscendo al sistema dei trasporti il suo valore sociale ed economico.

La mobilitazione e lo sciopero dell’1 marzo chiedono al Governo di recuperare un confronto di merito con il Sindacato, le istituzioni e il sistema delle imprese del settore per non aggravare la crisi, per delineare ed attuare elementi concreti di politica dei trasporti, per rafforzare le regole a tutela del lavoro, le clausole sociali e la contrattazione collettiva nei processi di liberalizzazione.

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