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Cronaca Valbisagno / Via delle Gavette

Gavette, striscioni e lenzuola alle finestre di chi abita sotto il viadotto Bisagno: «Aspettiamo il sindaco»

I residenti della zona da tempo chiedono di essere trasferiti per i rischi rappresentati dal vivere sotto il tracciato della A12

“Aspettiamo il sindaco sotto il viadotto”, e ancora “Siamo ostaggi di Autostrade” e “Case invendibili, tutto il sacrificio di una vita inutile”: è lo sfogo dei residenti di via delle Gavette, nei palazzi che sorgono sotto il viadotto della A12, messo nero su bianco su una serie di striscioni e lenzuola appesi a finestre e balconi dei palazzi.

I residenti protestano ormai da anni per la caduta di materiale dal soprastante viadotto, e lo spauracchio del restyling cui deve essere sottoposto ha aumentato i timori. In passato si è più volte parlato sia di indennizzi sia di trasferimenti, ma per le famiglie residenti la seconda è l’unica soluzione percorribile.

FOTO | Lenzuola e striscioni alle finestre delle Gavette: «Aspettiamo Bucci sotto il viadotto»

“La nostra battaglia continua. Noi abbiamo paura e non ce lo meritiamo”, ha ribadito Chiara Ottonello, portavoce del Comitato Abitanti sotto il Ponte Bisagno. La richiesta ribadita più volte al Comune, alla Regione - che ha aperto un tavolo Pris proprio per prevedere risarcimenti - e al Ministero è di procedere con i trasferimenti di tutti gli abitanti della zona: troppa la preoccupazione nel sentire rumori provenienti dal soprastante viadotto e nell’uscire di casa col rischio che possa piombare qualcosa sulla testa.

In passato sono precipitati pezzi di cemento, passerelle per cantiere, persino una lama di flessibile, e ogni singolo episodio ha contribuito a gettare benzina sul fuoco di un dibattito aperto ormai da troppo tempo.

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