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Cronaca Valbisagno / Via delle Gavette

Gavette: rimessa dei bus troppo vicina alla scuola, chiesto lo spostamento

Il consigliere regionale Pastorino ha presentato un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di promuovere un’indagine epidemiologica in tutta la zona e di spostare la rimessa Amt

Nella seduta del consiglio regionale di martedì 12 dicembre 2017 è stato affrontato il tema del monitoraggio dell'aria nella zona della rimessa degli autobus Amt delle Gavette, per tutelare la salute dei cittadini della Media Valbisagno.

Salute in Media Valisagno, l'interrogazione di Pastorino

A sollevare il problema il consigliere di Rete a Sinistra - Liberamente Liguria Giovanni Pastorino che ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da collega di gruppo Francesco Battistini, in cui ha chiesto alla giunta di promuovere un’indagine epidemiologica in tutta la zona e di spostare la rimessa Amt, troppo vicina ad una scuola che ospita 400 alunni. «Da anni il Municipio IV Media Valbisagno richiede con urgenza il ripristino delle centraline di monitoraggio dell’aria presso il deposito AMT delle Gavette, in quanto – ha sottolineato Pastorino - è necessario un monitoraggio puntuale dei fattori inquinanti che potrebbero incidere sulla salute dei cittadini e degli studenti del Comprensivo Staglieno, adiacente alla rimessa. Nel 2011 la Provincia ha effettuato un monitoraggio che prevedeva il rilevamento solo del PM10 mentre i fattori inquinanti da monitorare sono ben più numerosi e vanno dal benzene fino a tutti i livelli di polveri sottili».

La risposta dell'assessore Viale

Per la giunta regionale ha preso la parola l’assessore alla sanità Sonia Viale ha risposto che è possibile avviare approfondimenti tecnici nell’ambito del tavolo regionale ambiente-salute, per valutare se la potenziale presenza di fattori di rischio sanitario possa essere svelata mediante l’incrocio fra i dati relativi alla concentrazione di inquinanti presenti nell’aria atmosferica - posseduti dal dipartimento ambiente  Arpal - e i dati sanitari ricavabili dal registro tumori, dalle schede di dimissione ospedaliera e dal registro delle cause di morte. Viale ha puntualizzato che le l’indagine epidemiologica, secondo le modalità indicate nell’interrogazione, richiede tempi lungi, a fronte di risultati che possono essere incerti.

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