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Cronaca

Mila, la gatta dimenticata al terminal traghetti e finita al canile

Dopo un'indagine dell'Asl3 veterinaria e della polizia locale di Livorno la micia ora potrà ricongiungersi con il suo proprietario

Storia a lieto fine per Mila, una gatta di otto anni dimenticata al terminal traghetti e finita in canile. 

Grazie alla lettura del microchip (non obbligatorio per i gatti in Liguira, ma come dimostra l'episodio molto utile), i veterinari dell'Asl3 sono riusciti a rintracciare il proprietario della micia che vive in Toscana. Mila e il suo papà umano potranno presto ricongiungerci.

La disavventura di Mila inizia sabato 8 ottobre guando la Croce Gialla soccorso animali riceve una chiamata per una micia "dimenticata" al porto. Mila doveva essere imbarcata su un traghetto ma l'hanno lasciata a terra, forse per dimenticanza. In buona salute ma un po' frastornata si è trovatao al Canile municipale di Monte Contessa che ospita anche felini. Il milite dell'ambulanza veterinaria ha chiesto la lettura del microchip che fortunatamente ha dato esito positivo: la gatta appartiene ad un uomo tunisino che vive in Toscana. Trovandosi all'estero, però, il suo cellulare non prendeva. Gli agenti della polizia locale di Livorno si sono messi in azione e hanno trovato la casa del proprietario, che presto riabbraccerà la sua gattina.

L'Asl3 commenta questa storia felina ricordando l'importanza di mettere il microchip anche al proprio gatto, unica garanzia per ritrovarlo e identificarlo in caso di smarrimento.

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