Bucci ai ricercatori precari del Gaslini: «Presto incontro al governo»
A oggi sono 120 i professionisti dell'istituto pediatrico a rischio, che da gennaio 2018 potrebbero essere costretti a interrompere le loro ricerche
Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha incontrato in mattinata una delegazione dei ricercatori precari dell’ospedale Gaslini per affrontare le problematiche relative al loro futuro lavorativo.
L’incontro, cui ha presenziato anche la segretaria generale di Nidil-Cigil, Laura Tosetti, si è svolto a Palazzo Tursi, ed è durato circa un’ora, focalizzandosi sul possibile percorso di stabilizzazione con assunzioni nelle varie Asl liguri per alcuni dei 100 precari vincitori di concorso.
A oggi sono 120 i ricercatori del Gaslini precari, 60 quelli del San Martino, che da gennaio 2018 potrebbero essere costretti a interrompere le loro ricerche per l’entrata in vigore del decreto Madia, che impedisce la possibilità di stipulare nuovi contratti di collaborazione nel pubblico impiego.
«Il sindaco ha concordato sul valore della ricerca svolta al Gaslini e sulla necessità di conservare a questo istituto il ruolo di centro di riferimento della pediatria per il nord Italia – ha fatto sapere Laura Tosetti – e ha condiviso la necessità di sostenere questa punta di diamante della sanità».
A complicare ulteriormente la situazione, il fatto che se la Regione rispetterà l'accordo firmato lo scorso Natale, che prevede l'assorbimento nelle Asl dei 18 ricercatori precari vincitori di concorso e in graduatoria, il Gaslini rischia di perdere molta della forza scientifica attualmente costituita dai precari.
Al termine dell'incontro Bucci ha dunque garantito che coinvolgerà al più presto il presidente della Regione Liguria Toti e la dirigenza dell’Istituto pediatrico genovese, affinché venga organizzato un incontro al governo per chiedere nuove risorse da investire per rilanciare il ramo ricerca del Gaslini.
