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Cronaca

Galliera ancora nel caos, stop ai ricoveri e letti esauriti

Ormai da 10 giorni l'ospedale cittadino fa i conti con un flusso continuo di accessi al pronto soccorso, e anche il San Martino è in affanno. Dirigenti in cerca di una soluzione a lungo termine

Ancora disagi e difficoltà all’ospedale Galliera per la mancanza di posti letto per i pazienti: dopo i problemi della settimana scorsa, la dirigenza è tornata a chiedere il blocco dei ricoveri, e nella giornata di martedì gran parte delle ambulanze sono state dirottate su altri ospedali cittadini.

La denuncia del Movimento 5 Stelle: «Sembra di stare in guerra»

Non è la prima volta, come detto, che le strutture genovesi vanno in affanno: la scorsa settimana anche il San Martino era riuscito a stento a far fronte al flusso continuo di pazienti, finendo per esaurire i posti. L’assessorato alla Sanità ha dunque nuovamente riunito i dirigenti per mettere a punto una strategia che, a oggi, si limita a velocizzare le dimissioni quando possibile e ad allestire aree “d’emergenza”, come dimostra il video condiviso dal Movimento 5 Stelle Genova su Facebook.

Nel breve spezzone si vedono le porte automatiche degli ingressi del pronto soccorso chiuse con i divisori per fare posto alle barelle con i pazienti in attesa: «Chiederemo in aula quali condizioni di sicurezza in caso di incendio sono sottoposti i pazienti - hanno fatto sapere i portavoce dell'M5S - E anche con quali modalità si prendono scelte di chiusura locali adibiti al passaggio delle barelle, trasformati in ospedali da campo. La sensazione è quella di essere in guerra».

Il video postato dal Movimento 5 Stelle Genova

Ricoveri bloccati e dimissioni agevolate

«La situazione è effettivamente molto difficile - conferma una fonte qualificata all’interno dell’ospedale Galliera - Sono ormai 10 giorni che i dirigenti invitano i reparti a bloccare i ricoveri in area medica e a velocizzare le dimissioni attivando i servizi sul territorio, visite ambulatoriali post dimissioni o assistenza a domicilio. Nessun diktat, ma un invito espresso più volte per far fronte a un’ondata di accessi che ha di fatto intasato il pronto soccorso».

Il problema, che ha spinto i dirigenti a cercare posti letto anche in area chirurgica per pazienti medici, è che in una regione sempre più anziana cresce anche il numero di patologie legate, appunto, all’età sempre più avanzata. E che spesso i medici di famiglia tendono a “scaricare” sui pronto soccorso parte dei pazienti, provocando un flusso senza fine. 

Le difficoltà sono comuni anche per lo staff dell’ospedale San Martino, che pur non confermando situazioni particolarmente problematiche resta comunque in affanno. A dare una mano ai due principali ospedali cittadini pensano il Villa Scassi e il San Carlo di Voltri, ma se la situazione non dovesse sbloccarsi, anche loro sono a rischio "tilt".

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