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Cronaca

G8: sentenze oscurate dagli archivi, cancellati nomi di imputati e vittime

Spariti e poi ripristinati alcuni nomi dal database della Cassazione sui pestaggi alla Diaz e a Bolzaneto del luglio 2001

Nomi di condannati eccellenti, ma anche di alcune vittime, svaniti nel nulla per diversi mesi dagli archivi ufficiali relativi alle sentenze per i fatti di Genova. L'ennesima "anomalia", che sa di beffa, su quanto accadde in quei terribili giorni durante e dopo il G8 del luglio 2001 nel capoluogo ligure. Con un eccesso di prudenza davvero sospetto, qualcuno ha sbianchettato dai registri i nomi di molti condannati e prescritti per la mattanza della scuola Diaz, la cosiddetta "macelleria messicana", e per i soprusi compiuti nella caserma di Bolzaneto.

Si parla di agenti ma soprattutto di dirigenti e funzionari, che tra l'altro hanno fatto carriera nel corso degli anni. A segnalare il caso è stato Antonio Bevere, magistrato di Cassazione e fondatore della rivista Critica del diritto, seguito poi dal senatore Pd Luigi Manconi, che ha anche presentato un'interrogazione al ministro della Giustizia Andrea Orlando.

L'anomalia di questa vicenda ha un'appendice altrettanto curiosa: recentemente quei nomi sono ricomparsi, ma sono stati cancellati con un pennarello altri nomi. Si tratta di alcuni testi di polizia e di alcune vittime, che però sembra non abbiano mai fatto richiesta formale di mantenere il riserbo sulla loro identità. Anche perché sono tutti nomi comparsi su giornali, testate online, radio e tv. Se non si parlasse di fatti gravissimi (passati e presenti) si potrebbe fare dell'ironia sul "giallo" del bianchetto e del pennarello nero, cioè sui colori usati per cancellare i nomi dagli archivi pubblici della Giustizia italiana. 

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