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Cronaca

Fusione San Martino e Villa Scassi. Lista Toti: "Siamo al processo alle (buone) intenzioni"

Il consigliere regionale di Linea Condivisa, Gianni Pastorino, ha chiesto la convocazione della commissione sanità per affrontare l'argomento. Pronta la replica della lista, che sostiene il governatore

"Questa mattina ho firmato una richiesta urgente di convocazione della Commissione II Sanità, alla ripresa dei lavori del Consiglio Regionale e delle relative commissioni, circa il progetto di fusione tra l’ospedale Policlinico San Martino e l’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena". Ad annunciarlo il consigliere regionale di Linea Condivisa, Gianni Pastorino.

"Circa un mese fa avevo già evidenziato la questione di organizzazione sanitaria che suddividesse gli enti ospedalieri dagli enti territoriali. Oggi - prosegue Pastorino - questo tema acquista ancora più importanza per un progetto che pensa di unire il San Martino (di fatto il Dea di secondo livello) e Villa Scassi (un Dea di primo livello). L'ospedale Villa Scassi è una struttura sanitaria a completa gestione di Asl3 e mantiene rapporti con il territorio, penso per esempio rispetto al presidio ospedaliero Micone di Sestri Ponente o al Gallino di Pontedecimo, in un ragionamento di rete che mi chiedo che futuro avrà".

"Non ultima è la questione del personale sanitario - continua il consigliere di Linea Condivisa -. Non solo medici e mediche, come ha sollevato qualche parte politica, ma infermieri/e, tecnici/he, oss che rappresentano l’enorme patrimonio umano e professionale di cui dispongono questi due enti".

"Insomma, questo mutamento riguarda tutto il personale sanitario, sempre più provato sia da oltre due anni di pandemia sia da scelte organizzative volute dalla Regione che lo hanno fortemente penalizzato. Per questi motivi - chiarisce Pastorino -, per la prima volta dopo anni di presenza in Consiglio Regionale, ho richiesto una convocazione urgente sia dell'assessore pro tempore alla Sanità Giovanni Toti, del direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi, dei due direttori generali del San Martino e di Asl 3 Salvatore Giuffrida e Luigi Bottaro ma anche delle organizzazioni sindacali confederali e di categoria dei medici, degli infermieri e dei tecnici e oss, degli ordini professionali di medici, infermieri e delle associazioni di categoria degli operatori sanitari presenti nella nostra regione".

"La Regione dovrà chiarire se questo è un progetto che riguarda solo il San Martino e il Villa Scassi oppure è un progetto che riguarda, sottotraccia, il rapporto tra struttura ospedaliera e territorio. La Giunta Toti - prosegue Pastorino - presenta sempre queste riorganizzazioni sanitarie in maniera volutamente celata, o all'interno di provvedimenti omnibus durante le sessioni di bilancio (vedi 'Gaslini Diffuso') oppure, come adesso, durante l'interruzione dei lavori del Consiglio Regionale e delle Commissioni".

"Qual è il vero intendimento di Toti e del suo pensatore Profiti? E perché non viene esplicitata e condivisa questa scelta prima di essere lanciata come una bomba mediatica? Infine, che effetti positivi avrebbe sulle persone, sul territorio e sugli operatori professionali?", si domanda il consigliere di Linea Condivisa.

Lista Toti: "Siamo al processo alle (buone) intenzioni"

"Anche oggi torna all'attacco il consigliere regionale Pastorino che cerca di demonizzare una proposta di operazione che vedrebbe la nascita di un ospedale unico per l’area metropolitana grazie all’integrazione di due eccellenze come il Policlinico San Martino, già Irccs, e Villa Scassi, che vanta il Centro Grandi Ustionati. Peraltro niente di così impensabile visto che le due realtà già da tempo collaborano e si tratterebbe solo di premiare gli sforzi e dare lustro alle competenze a livello operativo e, a livello burocratico, di lasciare Asl3 per il nosocomio di Sampierdarena", replica in una nota la Lista Toti.

"Ma quanto preme ribadire, è che siamo in fase interlocutoria e saranno ascoltati tutti gli attori - prosegue la nota -. Il piano sanitario, infatti, deve essere ancora delineato ed il confronto sarà sempre alla base dei provvedimenti, solo a tempo debito e seguendo l’iter normativo corretto. Ovviamente, chi amministra deve prendere decisioni e studiare proposte, non è corretto partire sempre con contestazioni pretestuose e poco affini alla realtà dei fatti".

"I continui attacchi ai progetti sanitari, spesso palesemente strumentali, non fermeranno il cambiamento strutturale del Sistema Sanitario Regionale, volto al miglioramento ed al progresso di un organismo che deve evolvere per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini e di modernizzazione. Si andrà avanti - concludono dalla Lista Toti - ascoltando ogni proposta propositiva e non 'mugugni' senza fondamento, sempre rivolgendosi all’obiettivo finale: una sanità pronta alla continua evoluzione positiva".

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