Nell'ambito dei continui servizi di prevenzione e repressione dei reati, in particolar modo di quelli contro il furto di metalli, la polizia genovese ha focalizzato la sua attenzione sul contesto delinquenziale dei malviventi e sui meccanismi di funzionamento della commissione dei reati e della loro filiera economica.

Anche sotto Ferragosto non cessano i furti di rame posato in opera dalla Rete Ferroviaria Italiana e così i tentativi di sua rivendita. Furti quasi sempre maldestri che pur di sottrarre qualche metro di metallo non esitano a tagliare i cavi spezzando la continuità dei collegamenti predisposti per la regolarità della circolazione dei treni.

Da ultimo è stata bersagliata la bretella di Voltri, costruita per collegare il nuovo porto con le linee di valico e al momento chiusa per importanti lavori di potenziamento.

Al primo “fuori servizio” sono stati attivati discreti servizi di osservazione, controllo e pedinamento che, dopo qualche giorno, hanno permesso di intercettare un giovane venticinquenne con radici genovesi ma domiciliato in val Bormida, che alla guida di una piccola e versatile Ape 50 furgonata, serpeggiava fra stradine e rottamai.

Questo sino a venerdì scorso quando, lento per l'evidente sforzo del sovraccarico, è stato sorpreso lungo la via che conduce a un gestore ambientale.

Al controllo, è risultato trasportare un consistente quantitativo di rame e altri metalli trafugati in ferrovia. Non solo.

Il veicolo, di proprietà dell'ospedale Evangelico, è stato rubato qualche giorno prima a Voltri. Gli ulteriori approfondimenti e una perlustrazione nei pressi della linea ferroviaria hanno portato al rinvenimento di una seconda Ape 50, sempre furgonata, a sua volta rubata qualche mese prima a Sestri Ponente e utilizzata, come accertato, per altri trasporti di refurtiva.

Per l'uomo, gravemente indiziato di ricettazione del rame e dei due veicoli, è scattato il fermo di indiziato di delitto.