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Cronaca

Fondevano la refurtiva in lingotti, venti fra arresti e denunce

Quattro persone sono finite in carcere, una quinta ai domiciliari e altre quindici denunciate. Questo il bilancio di un'operazione dei carabinieri nella zona del Tigullio. Il via alle indagini dopo un furto con incendio ad aprile 2013 sopra Sestri Levante

Nel corso della nottata odierna i carabinieri del Nucleo Operativo di Sestri Levante, in ottemperanza a ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Genova Nadia Magrini su richiesta del pm Gabriella Dotto, hanno tratto in arresto per furto in abitazione, incendio, ricettazione, acquisto, detenzione e spendita di denaro falso quattro persone. Si tratta di un 36enne di Sestri Levante, un 62enne di Varese Ligure, un 54enne di Campobasso e un 34enne da Lavagna. Concessi gli arresti domiciliari per il reato di ricettazione a un 45enne di Genova.

Inoltre, 15 persone, residenti a Genova, Chiavari, Sestri Levante, Lavagna e Casarza Ligure, sono state denunciate in stato di libertà, per responsabilità e complicità a vario titolo in analoghi reati, nonché per riciclaggio di metalli preziosi provento di furto che venivano rimessi in circolazione sotto forma di piccoli lingotti.

I fatti che hanno dato luogo al provvedimento, ricostruiti nelle articolate indagini dei carabinieri protrattesi per alcuni mesi, risalgono al periodo aprile-agosto dello scorso anno, hanno consentito di identificare gli autori di una decina di furti in abitazione, circoli ricreativi ed esercizi commerciali, commessi a Sestri Levante, Lavagna e Casarza Ligure.

Tra questi, quello più eclatante è avvenuto nella nottata del 7 aprile 2013 in frazione valle Ragone di Sestri Levante, dove i ladri, non paghi di aver rubato armi, munizioni e oggetti preziosi all’interno di una villetta (per un valore di circa 11 mila euro), appiccavano il fuoco alla casa, presumibilmente per cancellare tracce e oggetti pertinenti al furto. Da tale gravissimo episodio ha avuto inizio l’attività d’indagine del Nucleo Operativo della compagnia di Sestri Levante.

Il sodalizio criminoso smantellato dai carabinieri era ben radicato sul territorio e si avvaleva di figure multiple, tra esecutori materiali, ricettatori e basisti che agiva con scrupolosa premeditazione e attenta pianificazione.

Nel corso delle indagini è emerso come attraverso un orafo compiacente della zona (denunciato in stato di libertà), la banda provvedesse a campionare, valutare e fondere in piccoli lingotti, tutti i preziosi razziati nei raid, in modo da renderli completamente irriconoscibili e irrintracciabili.

Gli odierni arrestati provvedevano altresì a rifornirsi di banconote da 50 euro ottimamente contraffatte, provenienti dal mercato genovese, spacciandole presso esercizi commerciali del Tigullio. La stima di tale spendita equivale approssimativamente a 15 mila euro.

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