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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Begato / Via Al Forte di Begato

Funivia forte Begato, sale la protesta: "Opera inutile con i soldi del Pnrr"

Il comitato 'Con i piedi per terra', Italia Nostra e il consigliere comunale Mattia Crucioli si scagliano contro il progetto dopo la notizia dell'aggiudicazione del bando da parte di Doppelmayr Italia e Collini

Sale la protesta contro il progetto che prevede la realizzazione della funivia tra Principe e forte Begato, opera che dovrebbe collegare mare monti, da via Fanti d'Italia, di fronte a stazione Marittima, fino alla collina, e che sarà finanziata interamente dai fondi Pnrr. A riaccendere la miccia la notizia che il bando del Comune di Genova per la realizzazione è stato aggiudicato dal raggruppamento temporaneo di imprese formato da Doppelmayr Italia e Collini, che dovranno occuparsi della realizzazione dell'opera, che costerà 33,8 milioni di euro.

Funivia forte Begato: due imprese si aggiudicano i lavori per 33,8 milioni di euro

Sul piede di guerra i residenti del Lagaccio che hanno anche fondato il comitato 'Con i piedi per terra' e nei mesi scorsi hanno organizzato assemblee e un corteo per far sentire la propria voce. Ora chiedono che i soldi stanziati dal Pnrr siano utilizzati per la riqualificazione dei Forti e del quartiere, alla pubblicazione della notizia sull’assegnazione dei lavori i portavoce hanno commentato: "A quasi dieci giorni dall'aggiudicazione ufficiale dell'incarico per la costruzione della funivia il progetto rimane ancora un mistero. La scelta dell'Amministrazione si riconferma quella di non informare i cittadini e di tenerlo segreto. Inoltre, come era già emerso negli scorsi mesi, quasi metà dei fondi stanziati (circa 34 milioni) verranno spesi per quest'opera inutile invece che per restituire alla città, ai suoi abitanti e ai turisti, il sistema dei forti finalmente sicuro, fruibile e attrattivo".

Anche la sezione genovese di Italia Nostra, associazione di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali, ha espresso la propria contrarietà attraverso un comunicato. "Si tratterebbe di un’opera invadente, costosa, ambientalmente e paesaggisticamente impattante - scrive Italia Nostra - di cui non se ne sente affatto la necessità. I piloni alti oltre 60 metri, passerebbero sopra il martoriato quartiere del Lagaccio, con pericolo per la cittadinanza. Il paesaggio verrebbe sfregiato da un impianto decisamente incongruo. La previsione di spesa è già aumentata ed à indispensabile vedere preliminarmente l’analisi dei costi e dei benefici. Dubitiamo che la futura funivia possa essere economicamente sostenibile. Infatti, oltre alla costruzione dell’opera vanno attentamente valutati i costi di esercizio e manutenzione. Viviamo in un tempo in cui gli impianti sciistici sono in grandissima sofferenza, nonostante flussi di passeggeri che a Genova non potremo mai neppure immaginare. Se il Comune intende far conoscere i forti può valorizzare la già esistente cremagliera di Granarolo e la funicolare Zecca-Righi, che portano in quota turisti ed escursionisti. In particolare la prima ha un tracciato quasi sovrapponibile a quello della funivia che si vorrebbe costruire. Denunciamo, inoltre, l’utilizzo dei fondi del Pnrr che erano destinati alla riqualificazione dei forti. In tal mondo - sostiene ancora Italia Nostra - il Comune dilapida in un'opera inutile e dannosa per la città, quasi la metà dei danari che sarebbero dovuti essere impiegati per conservare il sistema dei forti genovesi".

"Noi - conclude l'associazione - siamo da anni impegnati a far conoscere, proteggere e valorizzare le fortificazioni genovesi, in città e nel mondo, lottando per far presentare la candidatura a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il Pnrr è un'occasione imperdibile per la transizione energetica, i fondi devono essere destinati esclusivamente a opere e interventi che permettano di salvare il pianeta dai cambiamenti climatici, innovando, riducendo gli sprechi e puntando a un'impronta ecologia azzerata. Chiediamo che, prima di assumere impegni, sia attivato un ampio dibattito cittadino".

Sul tema è intervenuto anche Mattia Crucioli, consigliere comunale di Uniti per la Costituzione: "Come sostenuto in campagna elettorale, noi siamo fermamente contrari a questo progetto che riteniamo uno sperpero di denaro pubblico, che sarebbe più utile investire nella manutenzione delle opere esistenti, e un potenziale ecomostro dal momento che passare sopra le case del quartiere Lagaccio significa necessariamente deturparne il paesaggio nonché mettere potenzialmente in pericolo la sicurezza di chi vi abita. Per questo abbiamo presentato un emendamento alle linee programmatiche della giunta 2022-2027 chiedendo il totale stralcio del progetto. Continueremo a seguire la vicenda e ci batteremo perché gli abitanti vengano ascoltati".

Cristina Lodi, consigliera comunale del Partito Democratico ha invece annunciato un'interrogazione urgente nella prossima seduta del consiglio comunale: "No alla funivia, per i forti ci sono altre possibilità".

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