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Cronaca Casella

Tragedia di Casella, giovedì i funerali del piccolo Giuseppe

Il Comune, che ha dichiarato il lutto cittadino e pagherà le spese della funzione, ha annunciato l'apertura di un conto corrente dedicato ad aiutare i Fraietta dopo il devastante incendio in cui ha perso la vita il figlio di 6 anni

Sono stati fissati per giovedì 27 aprile, giorno di lutto cittadino, i funerali del piccolo Giuseppe Fraietta, il bimbo di 6 anni morto in ospedale dopo essere stato calato dal secondo piano del palazzo in cui abitava dal padre, in un disperato, ultimo tentativo di salvarlo dalle fiamme che avevano ormai divorato l’appartamento. 

A confermarlo sono stati sia il Comune di Casella, che si è offerto di sostenere le spese per il funerale, sia i familiari di Vincenza Sansone, 41 anni, madre del bimbo e moglie di Alessio Fraietta, 47 anni, che in queste ore lotta per la vita all’ospedale Galliera, dove è stato ricoverato in gravi condizioni e dove è tenuto sotto stretta osservazione. Né la mamma, né il papà riusciranno a partecipare alle esequie, proprio a causa del quadro clinico.

I funerali si svolgeranno alle 15 nella chiesa di Santo Stefano di Casella, una cerimonia cui parteciperanno centinaia di persone, oltre a rappresentanti di Comune, Regione e Città Metropolitana: l’amministrazione comunale, come annunciato nei giorni scorsi, mercoledì aprirà un conto corrente per consentire a chi lo desidera di versare un’offerta per la famiglia Fraietta, che oltre ad affrontare la tragedia della morte del figlio si ritrova oggi senza una casa in cui tornare, con e moltissime spese, mediche e non solo, da affrontare.

Proprio la casa in cui è divampato l’incendio adesso è nel mirino delle autorità: la Procura ha già aperto un’inchiesta, per il momento a carico di ignoti, dopo le diverse segnalazioni avanzate in merito alla sicurezza dell’impianto elettrico e di quello di riscaldamento dell’appartamento dei Fraietta, e nelle prossime ore verrà nominato un perito che insieme con un ingegnere effettuerà le analisi per la stabilità dell’edificio.

Lo stabile è stato sequestrato e dichiarato inagibile (e la strada chiusa) complice il crollo del tetto, che ha anche impedito al nucleo giudiziario dei Vigili del Fuoco di ottenere risposte in seguito ai sopralluoghi effettuati: le condizioni del palazzo sono talmente disastrose da rendere impossibile, al momento, stabilire se l’incendio sia stato causato da un corto circuito, da un problema della canna fumaria o da altre ragioni legate agli impianti. Di certo, a oggi, pare ci sia il fatto che i Fraietta avevano più volte segnalato al padrone di casa alcuni disservizi legati agli impianti.

In attesa di risposte, l’intera comunità di Casella si stringe intorno a Enza, ricoverata al Villa Scassi con ustioni e fratture, ma ormai fuori pericolo, e piange la morte del piccolo Giuseppe, pregando per la sopravvivenza di papà Alessio, che, in coma farmacologico in ospedale, ancora non sa della morte del figlioletto. 

Il bimbo, calato con una coperta dalla finestra nel cuore della notte nella speranza di strapparlo all'incendio che era divampato in casa e di passarlo ai soccorritori, aveva battuto la testa al momento dell’atterraggio, sotto gli occhi disperati e atterriti dei vicini e dei residenti che erano accorsi per tentare di attutirne la caduta. 

Giuseppe era arrivato in ospedale in condizioni disperate, e si è spento dopo alcune ore in cui non ha mai ripreso conoscenza: poco prima delle 22 di sabato, gli specialisti dell’ospedale Gaslini ne avevano dichiarato la morte cerebrale, e dopo sei ore, come previsto dal iter legale, il decesso. La madre Enza aveva acconsentito, nel dolore, all’espianto degli organi, e grazie al piccolo Giuseppe 5 persone, tutti ragazzi con età inferiore ai 20 anni in cura negli ospedali di Genova e Milano, hanno potuto sottoporsi a un trapianto che ha salvato loro la vita. 

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