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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fridays for Future: anche a Genova migliaia di studenti in piazza per il clima

Tantissimi giovani (e non solo) in piazza per la mobilitazione internazionale

Ha preso il via anche a Genova il corteo davvero molto partecipato di "Fridays for Future", il movimento apartitico giovanile ispirato dalla giovanissima attivista svedese Greta Thunberg, che si batte per sensibilizzare popolazione e istituzioni sull'emergenza climatica e che negli ultimi giorni è stata anche proposta per il premio Nobel per la Pace da tre parlamentari norvegesi.

E giovanissimi sono anche gli studenti che questa mattina si sono dati appuntamento a migliaia (secondo le prime stime si parla di almeno cinquemila partecipanti) in piazza De Ferrari, con cartelli colorati, fischietti, trombette e megafoni. «Meno spazzatura, salva la natura», «Change Genova not clime», «Save the planet», «Il clima sta cambiando, perché noi no?» sono solo alcuni degli slogan sugli striscioni coloratissimi.

Il raduno era alle 9,30, e in mattinata i ragazzi - ma con loro ci sono anche tanti adulti - si sono spostati verso il Porto Antico, percorrendo piazza Matteotti e via San Lorenzo. A Calata Mandraccio, alle 11,30 il flash mob conclusivo.

Lo sciopero in 1.300 città nel mondo

Le manifestazioni sono previste in oltre 1.300 località di 98 paesi, e il capoluogo ligure non si è tirato indietro, partendo proprio dai giovani: studenti e ambientalisti si mescoleranno venerdì mattina a studiosi, ricercatori e semplici cittadini che hanno a cuore le sorti della Terra e lottano contro il deperimento delle risorse e il riscaldamento globale, un allarme che in Italia sopratutto sembra non ricevere la dovuta attenzione. Gli esperti, come è ormai noto, parlando di un aumento della temperatura globale di 3,3 gradi nel 2050, un cambiamento che avrà ripercussioni catastrofiche sull’intero ecosistema.

Chi è Greta Thunberg

La giovane attivista svedese, classe 2003, il 20 agosto 2018 ha deciso di non tornare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre.

La decisione di questo gesto è nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l'estate. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di carbonio come previsto dall'accordo di Parigi sul cambiamento climatico e tutti i venerdì andava a sedersi davanti al parlamento del suo Paese, con un cartello con su scritto "sciopero della scuola per il clima".  Da qui il nome dei molti gruppi studenteschi che si sono formati in altri Paesi, "Fridays for Future".

Il 4 dicembre Greta ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Kowice, in Polonia. Nei mesi successivi, la giovane attivista è intervenuta in altre manifestazioni in diverse città europee.

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