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Cronaca Sampierdarena / Via Walter Fillak

Sampierdarena: clientela pericolosa, due locali nel mirino

Sulla scorta delle numerose segnalazioni di cittadini abitanti nella zona, la polizia ha notificato un provvedimento di chiusura nei confronti del Freedom Cafè in piazza Vittorio Veneto e dello Yasmine Bryan in via Walter Fillak

Nei giorni scorsi, nell'ambito del monitoraggio di esercizi commerciali in zona Sampierdarena, la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale in collaborazione con il commissariato Cornigliano, anche sulla scorta delle numerose segnalazioni di cittadini abitanti nella zona, ha notificato un provvedimento di chiusura nei confronti del Freedom Cafè in piazza Vittorio Veneto e dello Yasmine Bryan in via Walter Fillak. Questi due locali, aperti fino a tardi, erano diventati ritrovo di pregiudicati e fonte di disturbo per l'ordine e la quiete pubblica.

In particolare, per il Freedom Cafè, si tratta del terzo provvedimento di chiusura nell'arco degli ultimi 8 mesi. Il locale, infatti, era già stato chiuso il 4 ottobre 2013 per 10 giorni, il 27 marzo 2014 per 15 giorni e infine, con il provvedimento odierno, è stata notificata una chiusura ai sensi dell'articolo 100 del T.U.L.P.S. per un periodo di 30 giorni.

Tutti i citati provvedimenti hanno avuto origine da numerosi controlli operati da personale in divisa e in borghese che hanno permesso di accertare che il Freedom Cafè è un locale dove sono soliti incontrarsi soggetti pluripregiudicati e dediti al consumo e al commercio di sostanze stupefacenti. Peraltro, recentemente, all'interno del bagno dello stesso locale, è stata rinvenuta e sequestrata cocaina mista a oppiacei, mentre lo scorso 10 maggio il Freedom Cafè è stato teatro di un'aggressione operata ai danni di un cliente del bar.

Per quanto riguarda invece lo Yasmine Bryan, trattandosi di un circolo privato, è stato applicato l'articolo 17 ter del T.U.L.P.S. che prevede, quando ricorrono le circostanze previste dall'art. 100 del T.U.L.P.S., la cessazione immediata della somministrazione di alimenti e di bevande, per cui il circolo associativo potrà restare aperto con divieto di somministrazione.

Anche in questo caso si è giunti alla notifica del predetto provvedimento a seguito dei numerosi controlli predisposti dal questore dai quali è emerso che i soci dello Yasmine Bryan sono soggetti con precedenti penali e condanne per vari reati quali: porto di armi od oggetti atti ad offendere, furto, rapina, evasione, rissa, produzione e traffico di sostanze stupefacenti. Lo Yasmine Bryan, inoltre, aveva continuato a svolgere abusivamente l'attività di somministrazione di alimenti e bevande ai soci, nonostante la SCIA sospesa dal Comune di Genova, con provvedimento di divieto prosecuzione attività datato 25 settembre 2013.

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