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Cronaca Foce / Via Eugenio Baroni

La storia di Pisellino, il cane “a due ruote” che aspetta il lieto fine

Il cagnolino è arrivato a Genova dall'Albania grazie a una staffetta organizzata dall'associazione Everydog adesso il cucciolo è in cerca di una famiglia

Pisellino è arrivato cucciolo di sei mesi alla Clinica veterinaria della Foce, non aveva l'uso della zampe posteriori e in Albania, dove è nato, sarebbe morto. Per fortuna invece le volontarie dell'associazione Everydog hanno trovato una staffetta per portarlo a Genova e per lui è così iniziata una seconda vita.

Il cucciolo deve ringraziare anche i veterinari della clinica che con lui hanno iniziato un percorso di fisioterapia speciale: fa il lavoro "di bicicletta" utilizzando un carrellino munito di pedali e nel giro di un anno Pisellino potrebbe riprendere a camminare.

«Quando è arrivato da noi non gli funzionavano le zampe posteriori - racconta il veterinario Davide Pignero - non risultavano fratture o malformazioni ma la sua capacità di camminare era compromessa». La clinica allora gli ha pagato una visita specialistica con un professore toscano per capire se si potesse operare ma l'esito è stato negativo: Pisellino era nato con sole due zampe funzionanti.

I veterinari però non si sono arresi e lo hanno tenuto ricoverato per due mesi per fargli fare fisioterapia e per insegnargli a camminare di riflesso. Poi la scoperta: «Abbiamo visto un carrellino che produce una ditta francese - continua il dottor Pignero - l'accessorio è fornito di pedali che servono per stimolare la componente nervosa, per aiutarlo a camminare di riflesso e a fare fisioterapia applicata". Il carrellino è arrivato nei giorni scorsi nello studio della Foce grazie alle donazioni della clinica e a una raccolta fondi che è rimbalzata su Facebook. «Dall'associazione sono arrivati 400€, tramite i social altri 800€, il carrellino nuovo costerebbe 2.500€ ma siamo riusciti a ottenerlo scontato». 

Adesso Pisellino ha il suo sostegno che gli permette di muoversi e nell’arco di un anno potrebbe tornare a camminare. Il cagnolino ora si trova in stallo presso l'associazione ma si cerca una famiglia volenterosa: «Si spera di trovare qualcuno onesto e di buon cuore che vedendo il carrellino se lo possa prendere e voglia aiutarlo, perché è un cane che va seguito: non potremmo mai essere sicuri che tornerà a camminare, ma le premesse ci sono così come i mezzi». 

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