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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Foce / Corso Buenos Aires

Corteo antifascista alla Foce, 7 antagonisti denunciati

La Digos ha rintracciato i manifestanti che lo scorso 2 marzo hanno dato fuoco ad alcuni cassonetti e distrutto le vetrine di una banca. Tra loro ci sono 5 portuali e un esponente di spicco dell'area anarchica più radicale genovese

Sette persone sono state denunciate dalla Digos per i disordini scoppiati in occasione del corteo antifascista organizzato lo scorso 2 marzo in risposta alla festa per la chiusura della campagna elettorale di CasaPound, che si è tenuta in una discoteca di via D’Annunzio.

Si tratta di un 22enne e di un 45enne appartenenti all’area antagonista e anarchica e  di 5 lavoratori portuali tra i 40 e i 50 anni (tra cui uno dei principali referenti dell’Assemblea Antifascista Genovese), alcuni dei quali già denunciati per i tafferugli che si sono verificati nel febbraio 2017 in occasione della manifestazione di protesta contro un convegno di Forza Nuova a Sturla.

I fatti, come detto, risalgono allo scorso 2 marzo, quando l’Assemblea Antifascista genovese ha organizzato un presidio in risposta al comizio di CasaPound sfociato in un corteo nelle strade della Foce, non distante dalla sede del movimento di estrema destra. Una frangia dei manifestanti, in particolare, si era separata dal gruppo principale accadendo fumogeni, lanciando bottiglie e spostando cassonetti della spazzatura in mezzo alla strada per incendiarli, bloccando il traffico per due ore in zona Foce. 

Alcuni manifestanti, stando alle indagini della Digos, hanno inoltre razziato i cantieri per la messa in sicurezza del Bisagno impossessandosi di aste e altro materiale usato poi per distruggere le vetrine di una banca di piazza Tommaseo e di altri esercizi commerciali della zona.

I poliziotti della Digos sono riusciti a risalire all’identità dei manifestanti più radicali, alcuni dei quali hanno partecipato al corteo con il viso coperto, e li hanno denunciati per il reato di accensioni pericolose, lancio pericoloso di oggetti, danneggiamento, interruzione del servizio pubblico e resistenza a pubblico ufficiale. Uno degli uomini denunciati, in particolare, esponente di rilievo degli ambienti anarchici genovesi più radicali, si era scagliato contro il cordone di sicurezza della polizia insultando gli agenti e ostacolandone l’intervento.

Soltanto lunedì il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Genova ha deciso di rinviare a giudizio con accuse molto simili 17 manifestanti che hanno partecipato ai disordini scoppiati nel settembre 2015 a Sturla in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Forza Nuova, in via Orlando.

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