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Cronaca Marassi / Piazzale Giovanni Battista Resasco

Forno crematorio a Staglieno: 8 flash mob in 11 giorni per dire "no" al progetto

Gli eventi organizzati dalla Rete Genovese, che conta 35 tra associazioni e comitati

La Rete Genovese, che conta al suo interno 35 tra associazioni e comitati dei cittadini, organizza una serie di flash mob in piazzale Resasco a partire da domani, venerdì 26 maggio, in occasione della settimana dei cimiteri, per ribadire la propria contrarietà alla costruzione di un tempio crematorio a Staglieno.

"È stata aggiudicata la gara - si legge in una nota della Rete che ha indetto i flash mob - per la costruzione nel cimitero monumentale di Staglieno di un nuovo tempio crematorio nel quale verranno installati 3 forni. Per la città di Genova sono sufficienti gli attuali 4 forni dell'azienda che da anni opera nello stesso cimitero e che continuerà la sua attività. Il cimitero monumentale di Staglieno, con 7 forni, diventerà un polo di cremazione per tutto il nord Italia. Un impianto di cremazione è equiparato a un inceneritore secondo la sentenza del Consiglio di Stato 14 del 3/01/2022. Emissioni nocive alla salute e all'ambiente che si diffondono per molti chilometri, zona a rischio idrogeologico, frana attiva, viabilità e altro. Tutto questo è inaccettabile".

I flash mob: quando

I flash mob organizzati si terranno in piazzale Resasco, davanti all'ingresso del cimitero, e seguiranno i seguenti orari:

  • Venerdì 26 maggio dalle 16,40
  • Sabato 27 maggio dalle 15,45
  • Lunedì 29 maggio dalle 17
  • Martedì 30 maggio dalle 16,30
  • Mercoledì 31 maggo dalle 17,30
  • Giovedì 1 giugno dalle 16,45
  • Domenica 4 giugno dalle 16,45
  • Lunedì 5 giugno dalle 17

Rete Genovese: "Nulla è stato condiviso, solo imposizioni"

I 35 comitati della Rete Genovese - tra cui quelli della zona di Staglieno e le associazioni di stampo ambientalista, ma anche Officine Sampierdarenesi, Valpolcevera Resistente, Porto Aperto, Nervi 2022 no Ztl, Donne di Cornigliano, Abitanti Maddalena e altri - sono sul piede di guerra. I flash mob dureranno circa un'ora con cartelli e striscioni, verranno distribuiti volantini e non è previsto un blocco del traffico.

"Non c'è mai stato un processo di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini su questo argomento, solo imposizioni - spiega Raffaella Capponi di Rete Genovese a GenovaToday -. Il fatto che questi flash mob sono stati organizzati da comitati che vanno da Nervi a Cornigliano è significativo, perché il tema dei forni crematori riguarda tutta la città: è provato che il vento porta le polveri sottili fino a 30 km di distanza. Nelle bare sappiamo che ci sono sostanze inquinanti, probabilmente verranno bruciate anche quelle in zinco che a oggi non vengono trattate a Genova. Il servizio esistente risponde pienamente al fabbisogno di tutta la Città Metropolitana: non c'è bisogno di un altro crematorio, non si metta il business sopra la salute e l'ambiente, soprattutto in un cimitero che si trova in un centro abitato densamente popolato e vicino ad asili, scuole, case e così via".

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