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Venerdì, 22 Settembre 2023
Cronaca Sestri Levante

Finta residenza in Liguria per evadere il fisco: scoperti 80 “furbetti” in Riviera

Si tratta di persone di fatto abitanti in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna che avevano però usufruito del benefìcio “prima casa” per acquistare immobili tra Moneglia e Sestri Levante

Risultavano residenti in Liguria, proprietari di case tra Moneglia e Sestri Levante acquistate con una serie di benefici fiscali, ma di fatto la loro vita era tra Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Li hanno scoperti i militari della Guardia di Finanza di Riva Trigoso, 80 persone che sono state denunciate e costrette a pagare sanzioni per un totale di 800.000 euro per falso.

Le Fiamme Gialle le hanno rintracciate incrociando i dati sui consumi delle abitazioni, il luogo delle prestazioni sanitarie fornite a chi risultava residenti di fatto in Liguria, la città in cui cui i figli andavano a scuola e il loro luogo di lavoro e quello del coniuge: tutti aspetti che hanno confermato l'ipotesi che avessero acquistato un appartamento in Liguria usufruendo di una serie di vantaggi ed esenzioni fiscali, abitando e lavorando stabilmente in un'altra regione.

Gli appartamenti per cui sono state condotte le verifiche sono tutti tra Sestri Levante e Moneglia, comprati con iva ribassata (in caso di acquisto di impresa), riduzione dell’imposta di registro dal 9 al 2% (se acquisto da privati), esenzione e/o agevolazione per l'Imu, accesso al mutuo per “prima casa” con imposte e interessi agevolati e contratti a tariffa ridotta per la fornitura di energia elettrica.

Le verifiche condotte dai finanzieri hanno consentito di accertare che nella maggior parte delle situazioni esaminate i "residenti" si staccavano dal loro nucleo famigliare - coniuge e figli - per dichiarare la residenza nelle cittadine liguri. Le denunce sono state 80, con conseguente contestazione degli indebiti vantaggi fiscali ottenuti per un totale di 800.000 euri.

Le attività - spinte anche dalla pandemia di coronavirus, che ha riacceso i riflettori su prime e seconde case in Liguria e su spostamenti consentiti o meno - sono ancora in corso e focalizzate su persone già residenti a Genova o in altre località vicine. 

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