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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fim Cisl contro la manovra Monti: "Pagano sempre gli stessi"

Due ore di sciopero proclamate per domani da Fim Cisl Genova per protestare contro la manovra delle pensioni considerata ingiusta da lavoratori e sindacato

“Avevano promesso di non colpire chi fino ad oggi ha sempre pagato. Non ce ne siamo accorti”. Questo è quanto dichiara la segreteria della Fim Cisl di Genova, che ha proclamato per domani due ore di sciopero.

Per lasciare il lavoro saranno necessari 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne. La convergenza tra sessi per l’età di vecchiaia a 65 anni sarà raggiunta nel 2018. Vengono cancellate le quote e le finestre. Stop rivalutazione pensioni/inflazione per 2012 e 2013. Rivalutazione piena pensioni solo fino a 486 euro."

Queste le motivazioni principali che hanno spinto Fim Cisl a proclamare lo sciopero. Ma non è tutto: "A fronte della contrarietà dei sindacati, il premier ha spiegato che la concertazione è essenziale sulle misure per il mercato del lavoro che verranno prese prossimamente, ma meno per quelle in materia previdenziale(?)”, si legge nella nota.

Addio alla finestra mobile, che sarà assorbita nell’età effettiva: scompare il meccanismo della “decorrenza” di 12 mesi per i dipendenti e 18 per gli autonomi” previsto dalla manovra 2010 a partire dal 2011 che allungava di fatto i tempi per l’accesso al pensionamento. Il periodo sarà però assorbito nei requisiti che per la vecchiaia degli uomini dipendenti saranno dall’anno prossimo quindi pari a 66 anni (65 anni attuali più 12 mesi di finestra). Gli autonomi andranno in pensione a 66 anni e mezzo (andavano a 65 ma a questi si aggiungevano 18mesi di attesa di finestra mobile)”.

Confermato il taglio di 5 mld alle Regioni e agli enti locali. Sarà possibile la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane e sulle loro obbligazioni per gli istituti di credito che ne faranno richiesta previo vaglio della Bancad’Italia. Tale garanzia avrà validità per un periodo compreso tra 3 mesi e cinque anni per le passività e a sette anni per le obbligazioni bancarie di nuova emissione – si legge ancora nella nota – La tasse sulle barche arriva dal primo maggio 2012. Le navi e le imbarcazioni da diporto nazionali ed estere, che stazionano in porti marittimi nazionali, navighino o siano ancorate in acque pubbliche anche se in concessione a privati – si legge – sono soggette al pagamento della tassa per ogni giorno o frazione di esso. La manovra prevede un ulteriore aumento delle accise sui carburanti a partire dal primo gennaio 2012. La misura dovrebbe assicurare nuovi introiti per un miliardo di euro che potrebbe essere reinvestito nel trasporto locale. E’ previsto un intervento una tantum dell’1,5% per i capitali fatti rientrare in Italia con il cosiddetto scudo fiscale”.

"Non siamo d’accordo! Questa manovra grava su chi ha sempre fatto i sacrifici e per tutti: lavoratori dipendenti e pensionati. Non fa abbastanza per la lotta all’evasione e per tassare i grandi patrimoni. Aprire una vera trattativa e introdurre vera equità e progressività in tutti provvedimenti!”, conclude la Fim genovese.

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