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Festival della Scienza: l'edizione 2013 dedicata alla bellezza

Torna a Genova, dal 23 ottobre al 3 novembre, il Festival della Scienza. L'edizione 2013 sarà dedicata alla bellezza, una bellezza che si diffonde per la città seguendo il consueto approccio e lo storico obiettivo del festival: rendere la scienza accessibile a tutti

La bellezza è il filo conduttore dell'undicesimo Festival della Scienza, in programma a Genova dal 23 ottobre al 3 novembre 2013. Una bellezza che si diffonde per la città seguendo il consueto approccio e lo storico obiettivo del festival: rendere la scienza accessibile a tutti, appassionando il pubblico di ogni età – dagli studenti agli esperti – grazie alla varietà degli argomenti trattati, all'autorevolezza degli ospiti, alla partecipazione attiva alle iniziative, alla capillare diffusione sul territorio e a un programma che prevede conferenze, laboratori, mostre scientifiche e artistiche, spettacoli, incontri, tavole rotonde, exhibit, concorsi per start up e progetti speciali.

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

Ideato e organizzato dall'Associazione Festival della Scienza, con il sostegno istituzionale di Regione Liguria, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Edoardo Garrone, Fondazione Carige e in partnership con Telecom Italia ed Eni, il Festival si svolge quest’anno in date dall’alto valore simbolico, in cui ricorre l’esatto decennale della manifestazione: sempre dal 23 ottobre al 3 novembre, ma nel 2003, ebbe infatti luogo la prima edizione del Festival della Scienza.

In questi dieci anni il Festival è cresciuto e si è consolidato come punto di riferimento per la divulgazione e la riflessione scientifica. Anche nel 2013 non mancano i grandi ospiti internazionali, protagonisti di conferenze e lectio magistralis: dal premio Nobel per la Fisica Kostya Novoselov a figure di primo piano nelle rispettive discipline (l'etologo Bernd Heinrich, l'antropologa Nina Jablonski). Il Festival si estende da Palazzo Ducale al Porto Antico, fino a raggiungere Sestri Ponente: dopo la collaborazione con il Municipio 2 Centro Ovest avviata lo scorso anno con la programmazione di molti eventi al Centro Civico Buranello, quest'anno è coinvolto il Municipio 6 Medio Ponente con mostre e laboratori a Villa Rossi, splendido palazzo nobiliare al centro di Sestri Ponente, il cui restauro è terminato da poco. Il pubblico del Festival ha così l’occasione non solo di ascoltare ma anche di toccare con mano la scienza e la sua bellezza. Intesa non come un punto d'arrivo, ma piuttosto come quella “promessa di felicità” che incantò Stendhal: la bellezza come prospettiva di un mondo migliore e come stimolo per raggiungerlo. Per rialzare la testa, tornando a osservare (e cercare) qualcosa di nuovo, eccezionale, straordinario.

Le conferenze

La bellezza della scienza non conosce distinzioni di età, disciplina, latitudine. Prova ne è il ricco ed eterogeneo programma delle conferenze del Festival, che si apre con la sorprendente lectio di David Rothenberg, filosofo, naturalista, autore di bestseller di fama mondiale e clarinettista jazz, impegnato a ripercorrere e interpretare la storia dell'evoluzione alla luce della “bellezza”: non solo con le parole, ma anche con i suoni della natura e del suo inseparabile clarinetto. A Genova è atteso il premio Nobel Kostya Novoselov, fisico inglese di origini russe (Nobel per la Fisica nel 2010 ad appena 36 anni; sarà protagonista del progetto Graphene, presentato nella sezione “contenitori”), oltre a diversi personaggi di spicco del panorama scientifico internazionale: tra gli altri, Bernd Heinrich (tra i più grandi etologi viventi, con un sorprendente passato da maratoneta, di recente oggetto del documentario An Uncommon Curiosity), Nina Jablonski (antropologa, TED speaker, a Genova presenta una conferenza sulla “bellezza del colore della pelle”), Robert Kirshner (astrofisico di Harvard), Krzysztof Matyajaszewski (chimico “verde”, specialista nella ricerca di processi di produzione non inquinanti), Pamela Ronald (tra i massimi esperti mondiali di OGM, fresca autrice del libro Tomorrow's Table: Organic Farming, Genetic and the Future of Food, scritto a quattro mani con il marito agricoltore biologico), Leslie Sage (editor della sezione astrofisica della rivista Nature). Matt Ridley (“ottimista razionale”, a cui spetta il compito di spiegare come sia possibile un futuro di ricchezza e prosperità grazie all'uso intelligente di scienza e tecnologia) e Frank Rose (storico collaboratore di “Wired” ed esperto dei cambiamenti che le nuove tecnologie stanno apportando a comunicazione e intrattenimento). Anche l'eccellenza della ricerca e del pensiero italiano è rappresentata al Festival da numerosi ospiti, tra cui Luigi Naldini (che, per la prima volta al mondo e con il supporto di Telethon, ha dato concrete speranze di cura a bambini affetti da malattie genetiche fino ad ora ritenute incurabili) e Piergiorgio Odifreddi (alle prese con l’ardua l'impresa di ritradurre e interpretare il De rerum natura di Lucrezio).

Come ogni anno, il Festival è anche il luogo ideale per esplorare una selezione delle più recenti e importanti pubblicazioni di carattere scientifico distribuite sul mercato italiano, presentate attraverso l'incontro con i rispettivi autori.

Una novità del 2013 è invece Capitani Coraggiosi: realizzato in partnership con ERG, questo ciclo di incontri è dedicato a quelle donne e a quegli uomini che possono raccontare ai giovani e al pubblico della manifestazione una grande esperienza d'impresa, diventando tanto esempio quanto segno tangibile dell'eccellenza del Paese e della possibilità di riuscire attraverso le idee, i sogni, le visioni, le competenze. È raccontata l'intensa e importante storia imprenditoriale di Riccardo Garrone; sono presenti i "capitani coraggiosi” Catia Bastioli, Brunello Cucinelli, Elena Zambon. 

Il Festival ripropone inoltre la formula di Sulle spalle dei giganti, serie di appuntamenti in cui scienziati contemporanei ripercorrono l'esperienza di protagonisti della storia della scienza. Quest'anno si parla di Marie Curie, Konrad Lorenz, dei chimici Robert Boyle e John Dalton (e della scoperta dell'atomo), del fisico Paul Dirac, di Luigi Galvani e Alessandro Volta, di Giulio Natta (nel cinquantenario del Nobel), di Enrico Fermi. Sempre a proposito di giganti, due approfondimenti speciali sono dedicati a Margherita Hack e Rita Levi Montalcini (con la collaborazione di AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla), entrambe scomparse di recente, straordinari esempi di scienziate che per decenni la bellezza l'hanno inseguita ovunque, nei segreti meccanismi del corpo umano così come ai confini dell'universo.

Ed è confermato al Festival anche il Premio Nazionale Federchimica Giovani 2013, realizzato da Assobase e PlasticsEurope Italia in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: la cerimonia è un momento di festa in cui vengono premiati gli alunni delle scuole primarie e secondarie che si sono distinti per avere realizzato elaborati sul tema della chimica di base e della plastica. La premiazione è arricchita dalla letture di brani tratti dal libro Io ricordo - se le molecole potessero parlare racconterebbero questa storia di Sabina Colloredo, realizzato da Federchimica con la casa editrice Carthusia.

I contenitori

All'interno del programma del Festival, i contenitori raccolgono eventi di diversa natura (conferenze, incontri, laboratori, mostre) legati a un unico filo conduttore. In Piazza delle Feste, per esempio, presso il Porto Antico di Genova, si evidenzia come la Scienza sia protagonista di tutto ciò che ci circonda: dai motori alla carta, dai dolciumi ai giocattoli, dai metalli allo sport. Fiat ne è grande protagonista e inaugura la sua presenza al Festival proponendo una interessantissima mostra interattiva dal titolo Fiat per la mobilità sostenibile che conduce il pubblico alla scoperta di tecnologie innovative per la mobilità sostenibile: scopriamo come funzionano i motori diesel e benzina e i benefici del metano. Inoltre comprendiamo, giocando e toccando con mano, come la tecnologia ci può insegnare a guidare l’auto in modo più efficiente e ecologico grazie al sistema eco:Drive.

Tutto un altro fascino è quello del motore desmodromico, lo storico propulsore inventato dalla casa motociclistica Ducati, vanto della tecnologia italiana. E altro ancora è quello dell'oro, dell'argento e del bronzo, i metalli utilizzati per premiare i migliori atleti alle Olimpiadi, di cui al Festival si rivelano pregi e caratteristiche. Sempre a proposito di sport, è confermato l'appuntamento con gli eventi del ciclo Sport e Scienza, mentre un derby virtuale – tutto genovese – vede protagoniste le due squadre di calcio cittadine: la Sampdoria (promotrice di un laboratorio dedicato alla scienza del pallone) e il Genoa (il cui nuovo museo ospita un appuntamento speciale dedicato allo human power).

Nel contenitore di eventi dedicati alla bellezza del corpo, all'Oratorio di San Giovanni di Prè, si può scoprire come mai i capelli si arricciano con la permanente o perché i Romani si avvelenavano con i loro trucchi e si può preparare personalmente la propria crema idratante.

Un contenitore ormai tradizionale del Festival della Scienza, confermatissimo anche nel 2013, è Sapori di Scienza, che trova casa alle Cisterne e propone il consueto e ricco menù di appuntamenti dedicati all'alimentazione. Tra viaggi alla scoperta di culture e colture lontane (come il percorso interattivo realizzato con il contributo di Coop Dagli Inca ai giorni nostri - un laboratorio speziale, grazie al quale scopriamo i segreti della quinoa, lo pseudo-cereale di cui nel 2013 si celebra l'Anno Internazionale deciso dall'ONU) e laboratori incentrati su alimenti più comuni alla tradizione italiana, dagli gnocchi alla pasta, dal pane alle focacce alle torte. Sapori di Scienza dedica un laboratorio anche alle famose caramelle svizzere, rivelando il modo di estrarre gli aromi dalle erbe. Non mancano infine conferenze legate al cibo e al suo rapporto con la bellezza. Per esempio, perché spesso siamo indotti a scegliere un prodotto dall'aspetto, senza pensare troppo alla sua qualità? E come è possibile che la ricerca ostinata della bellezza possa causare un rifiuto del cibo, portando a malattie come l'anoressia?

Non manca un contenitore dedicato al grafene, il materiale rivoluzionario, sul quale l'Unione Europea ha varato un ambizioso programma di ricerca della durata di dieci anni, coordinato dal consorzio Graphene Flaghsip. Il progetto Graphene permette ai visitatori di scoprire le eccezionali proprietà, le applicazioni tecnologiche e le potenzialità future di questo materiale molto sottile e resistente. Con cinque differenti workshop, un ciclo di momenti d'approfondimento con i ricercatori del consorzio e la possibilità di incontrare uno dei massimi esperti mondiali sul tema, il fisico Kostya Novoselov.

I progetti speciali

Con i suoi progetti speciali, il Festival della Scienza offre un ulteriore sguardo alla bellezza della scienza, con particolare riferimento all'idea di futuro: il 2013, in partnership con Eni e con Fiat, Intesa Sanpaolo, grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo e di Banca d’Italia, vede la seconda edizione di Futuro Prossimo, il format inaugurato con successo nel 2012. Un'importante occasione di riflessione sul mondo dell'istruzione, del lavoro e delle professioni: 25 dialoghi che avranno come protagonisti 50 professionisti ed esperti, dedicati a 140 ragazzi (selezionati fra gli studenti eccellenti degli ultimi anni delle scuole superiori di tutta Italia e ospitati dall'Associazione): tra gli ospiti il giornalista Federico Rampini e il Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi. La grande novità di questa edizione è rappresentata dalla programmazione dedicata a 40 insegnanti: un palinsesto ad hoc per riflettere con esperti di rilievo nazionale e internazionale sui grandi temi della didattica e della formazione: tra i relatori coinvolti Alain Berthoz.

Il futuro e i giovani sono sempre al centro dell'impegno di Compagnia di San Paolo che sin dalla prima edizione sostiene il Festival della Scienza e il territorio di Genova. Quest'anno, grazie alla collaborazione con gli Enti Strumentali Istituto Superiore Mario Boella, SiTI, Collegio Carlo Alberto e Fondazione 1563 per l’arte e la cultura, Fondazione per la Scuola, la Compagnia propone anche una serie di appuntamenti inediti: partecipa alla ricca e articolata programmazione di Futuro Prossimo con alcune conferenze e organizza una serie di tavole rotonde, exhibit e laboratori interattivi incentrati sulle smart cities, sui trasporti e sulla mobilità sostenibile. La Fondazione per la Scuola presenta L’età delle stelle, una delle installazioni e postazioni immersive di Guardare il buio, la prima mostra di Xké? appena inaugurata a Torino.

Fondazione Edoardo Garrone è protagonista con alcune importanti iniziative nell’ambito della più ampia attività di realizzazione del “Progetto Appennino”, ideato e fortemente voluto dal Presidente Riccardo Garrone. L'Appennino Summer Camp, che dall'8 al 12 luglio, ha portato 35 ragazzi sul territorio Appenninico del Parco Capanne di Marcarolo (AL) per cinque giorni di lezione a vere e proprie esperienze didattiche sul campo – un’immersione totale nella realtà naturalistica, economica e culturale del territorio; un documentario per narrare l'esperienza del Camp e l'incontro tra i giovani e la ricchezza del territorio Appenninico; uno straordinario exhibit appositamente creato per il Festival della Scienza grazie al materiale video e foto raccolto durante questo importante percorso.

Telecom Italia, Partner Fondatore, arricchisce quest'anno con il nuovo format delle lezioni il palinsesto di festivalscienzalive.it, piattaforma multimediale e multicanale che consente al pubblico del Web di connettersi gratuitamente e interattivamente al Festival in modalità live e on demand. Telecom Italia e Festival della Scienza presentano inoltre un nuovo appuntamento del progetto Italiax10: dieci protagonisti raccontano in dieci minuti altrettanti innovativi progetti d'impresa nati in ambito scientifico, per dimostrare come anche nel nostro Paese ricerca e innovazione siano fattori strategici e concreti di sviluppo.

Quest'anno il Festival della Scienza è anche la cornice delle finali del PNI – Premio Nazionale per l'innovazione 2013: un importante appuntamento dedicato alle start up ad alto potenziale tecnologico, promosso dall'associazione PNI Cube con il sostegno della Regione Liguria, che conferma il ruolo di vetrina dell'innovazione che il Festival ha ormai acquisito a livello nazionale (le finali sono previste per il 30 e 31 ottobre presso il Teatro della Gioventù).

Le mostre

La storia e l'ambiente, la matematica e l'informatica, gli Appennini e l'Antartide. Non conosce confini di spazio, tempo o disciplina, il programma delle mostre del Festival della Scienza 2013. Partendo dalla Grecia antica, dove agorà era il termine con il quale si indicava la piazza principale della città, teatro di riflessioni e discussioni tra i grandi filosofi del passato, laboratorio di idee e di pensiero. Al Festival della Scienza, Agorà sarà il nome di una mostra (a cura di CNR e URP, con il sostegno del Consiglio Nazionale delle Ricerche) dedicata alla forza del pensiero umano, alle sue conquiste, alle brillanti soluzioni da esso scaturite per risolvere problemi di carattere pratico. Teoremi e principi di matematica, studi di astronomia, invenzioni di ingegneria civile e bellica: un percorso di exhibit interattivi in cui incontrare i personaggi che hanno fatto la storia della cultura scientifica e della filosofia occidentale. All'energia è dedicata la terza edizione di Fragili Equilibri 3E, (a cura di Avvoltelinverso, Le Strade di Macondo - Associazione Culturale in collaborazione con Heureka Science Center, Musei del Trentino), quest'anno focalizzata sugli equilibri tra le forme e le fonti energetiche, rinnovabili e non. Pensata per un pubblico di tutte le età, la mostra segue l'ideale itinerario “delle tre E” – tra equilibri Energetici, Etici ed Emozionali - abbinando divulgazione, messaggi educativi sull'ambiente e anche un pizzico d'arte e intrattenimento (tra arte plastica e teatro, musica e poesia).

La matematica è la protagonista assoluta di Bella e possibile, mentre l'informatica più “avventurosa” è l'oggetto di Tecnologia antropomorfa, curata dal Museo All About Apple in collaborazione con Dibris, IIT e Punto a Capo Comunicazione, panoramica interattiva e multimediale sulle creature più curiose e significative della disciplina robotica. Un’altra avventura sarà Esplorando la Terra, a cura di INGV, uno spettacolare percorso nelle profondità del nostro pianeta per conoscere da vicino come si formano i terremoti (grazie a una speciale stazione sismica), le catene montuose, gli oceani… e molto altro ancora. E l’esplorazione continua oltre i confini della Terra con Venere e Marte: la bellezza degli opposti, un viaggio tra scienza e letteratura, ricerca e poesia, alla scoperta dei due pianeti da sempre emblema di Femminile e Maschile, con immagini, video e materiali interattivi (a cura di CNR, Osservatorio Astronomico del Righi, Mars Society e Museo Civico di Storia Naturale "G. Doria").

Nell’anno della Bellezza, il Festival della Scienza porta a Genova uno degli spettacoli della natura più belli e affascinanti che esistano: le aurore boreali. Nell'installazione Danzando con le Aurore il pubblico è invitato ad "entrare" dentro a un'aurora, a viaggiare assieme al vento solare nel percorso dal Sole alla Terra, a scoprire come si formano queste luci del Nord e da dove prendono vita i colori scintillanti che le caratterizzano.

Il cielo è ancora il protagonista della mostra del fotografo Thierry Cohen, Darkened Cities dove, in tredici fotografie, lo skyline notturno delle più grandi città del mondo, da New York a Shanghai, si staglia in un meraviglioso cielo stellato: lo stesso cielo visibile alla stessa latitudine, ma in luoghi senza inquinamento luminoso.

L'arte dialoga con la misteriosa bellezza della natura, che ne diventa prorompente ispiratrice, in En Plein Air di Mario Airò. Nella mostra fotografica l'artista ci propone il fermo immagine di animazioni laser proiettate su paesaggi dalla natura incontaminata.

I laboratori

Fin dalla sua prima edizione, nell'autunno del 2003, il Festival si è proposto di intrecciare la divulgazione scientifica con la partecipazione diretta da parte del pubblico. Punto centrale della sezione interattiva è la proposta dei laboratori, nei quali i visitatori possono toccare con mano i principi e le scoperte della scienza. Spesso, attraverso percorsi che prevedono anche una contaminazione con le discipline dell'arte, della creatività, della cultura. È il caso di alcuni dei laboratori dell'undicesima edizione, come La bellezza del dipinto che parla ai nostri sensi..., in cui il pubblico può scoprire le tecniche con cui si utilizza l'acustica per valutare lo stato di degrado di manufatti artistici, quali antichi affreschi o dipinti su tavola; o Il Gene X, inedito incrocio tra l'arte del fumetto, i segreti della genetica e le innovazioni della biotecnologia.

In Che scienziati zucconi!, l'oggetto di analisi, esperimenti e scoperte è invece... la zucca. Un ortaggio commestibile, innanzitutto: ingrediente necessario per decine di prelibate ricette. Ma anche la base per realizzare esotici strumenti musicali come le maracas o il berimbau, una possibile alternativa alle spugne per lavarsi, il serbatoio di semi dalle innumerevoli proprietà benefiche. E naturalmente, il materiale base per festeggiare in modo adeguato – con l'aiuto di una candela – la festa di Halloween, la notte del 31 ottobre.

Non manca inoltre il tradizionale appuntamento con PlasticVille, il laboratorio realizzato da PlasticsEurope Italia dove è possibile scoprire come le diverse materie plastiche contribuiscano a soddisfare i bisogni dell’uomo in maniera sostenibile.

Gli spettacoli

Tradizione del Festival della Scienza è anche quella di arricchire il proprio programma con una serie di eventi spettacolari che – alternandosi tra teatro e circo, musica e narrazione – offrono un ulteriore e inedito sguardo sul mondo della scienza. Spesso si tratta di veri e propri esperimenti, a livello di linguaggio, come è il caso della conferenza-spettacolo che inaugura la manifestazione, a cura di INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare: Quello che non so, che conduce il pubblico alla scoperta di uno dei temi più affascinanti della ricerca contemporanea – la materia oscura – attraverso una doppia narrazione scientifica e poetica che si avvale di immagini, video, performance e della partecipazione di fisici come Guido Tonelli (spokesperson emerito dell’esperimento CMS, al Cern), Fernando Ferroni (presidente di INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Caterina Biscari (ricercatrice INFN, oggi direttore del laboratorio CELLS-ALBA di Barcellona) e Antonio Zoccoli (ricercatore INFN e docente dell’Università di Bologna); è coinvolta virtualmente anche Fabiola Gianotti (spokesperson dell’esperimento ATLAS, al Cern), che partecipa allo spettacolo con un collegamento Skype. Non manca inoltre una squadra di giocolieri e artisti di strada, tra i quali il mago delle bolle di sapone Marco Zoppi e la sand-artist Gabriella Compagnone. Guida lo spettacolo Marco Castellazzi, conduttore della trasmissione di RAI 3 Geo&Geo.

Un ampio spettro scientifico è invece affrontato da CO_scienze. Il teatro per comunicare la scienza, ciclo di eventi interattivi a cura della compagnia Le Nuvole, sui temi della fisica, della biologia, della ricerca, della tecnologia, della filosofia. Da un lato, un avvincente mix di spettacolo e approfondimento storico/scientifico che si propone di attivare un dialogo diretto con il pubblico. Dall'altro, il modo tangibile con cui il Festival della Scienza di Genova sostiene la causa della Città della Scienza di Napoli (a cui fa riferimento la compagnia Le Nuvole), il centro polifunzionale di promozione e divulgazione scientifica bruciato la notte del 4 marzo e oggi in fase di lenta ricostruzione.

Il Festival della Scienza è ideato e organizzato dall’Associazione Festival della Scienza, di cui fanno parte ASI – Agenzia Spaziale Italiana, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Genova, Codice. Idee per la cultura, Comune di Genova, Confindustria Genova, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Costa Edutainment, INAF Istituto Nazionale Astrofisica, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Regione Liguria, Sviluppo Genova, Università degli Studi di Genova. L’iniziativa si avvale della consulenza di un autorevole Consiglio Scientifico e di un network di ricerca internazionale, nonché di contatti e collaborazioni con numerosi enti, musei e istituti sia italiani sia esteri.

Associazione Festival della Scienza

Presidente: Manuela Arata

Direttore del Festival: Vittorio Bo

Direttore Operativo: Fulvia Mangili

Consiglio Scientifico

Maurizio Martelli (Presidente), Roberto Battiston, Leopoldo Benacchio, Fabio Benfenati, Luca Borzani, Igor Branchi, Giovanni Amelino Camelia, Cinzia Caporale, Francesca Dagna Bricarelli, Maria Grazia Dondi, Franco Gambale, Claudia Gili, Paola Girdinio, Michele Lanzinger, Alessandro Leto, Giuseppe Malaguti, Manuela Marcoli, Antonio Masiero, Jacopo Meldolesi, Federica Migliardo, Orietta Pedemonte, Telmo Pievani, Mario Rasetti, Maria Grazia Roncarolo, Giuseppe Rosolini, Saverio Russo, Roberta Sessoli, Lucia Sorba, Andrey Varlamov, Nicla Vassallo.

TRA GLI OSPITI DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA 2013

Amedeo Balbi, Catia Bastioli, Silvia Bencivelli, Alain Berthoz, Giovanni Bignami, Caterina Biscari, Anna Bonaiuto, Dario Bressanini, David Caramelli, Francesca Bricarelli Dagna, Renato Bruni, Massimiliano Bucchi, Donatella Bulone, Marco Castellazzi, Cecilia Cecchini, Marco Ciardi, Gabriella Compagnone, Fiorenzo Conti, Gilberto Corbellini, Pietro Corsi, Brunello Cucinelli, Luigi Dei, Chiara Della Libera, Sergio Della Sala, Alberto Diaspro, Fiorenzo Facchini, Graham Farmelo, Fernando Ferroni, Luca Gammaitoni, Alessandra Gatti, Daniel Goleman, Pietro Greco, Bernd Heinrich, Nina Jablonski, Robert Kirshner, Nunzio Lanotte, Krzysztof Matyjaszewski, Luciano Maiani, Giorgio Manzi, Marcello Massimini, Giorgio Mazzanti, Daniela Minerva, Jacopo Meldolesi, Tom Mueller, Fabiola Munarin, Luigi Naldini, Nicola Nosengo, Kostya Novoselov, Piergiorgio Odifreddi, Leo Ortolani, Fabio Pagan, Pierdomenico Perata, Marco Piccolino, Massimo Ramella, Federico Rampini, Matt Ridley, Giorgio Rispoli, Pamela Ronald, Frank Rose, Salvatore Rossi, David Rothenberg, Giovanni Sabato, Leslie Sage, Alessandro Serretti, Antonio Sgamellotti, Luca Sofri, Pill-Soon Song, Guido Tonelli, Claudio Tuniz, Daniela Valenti, Giorgio Vallortigara, Elena Zambon, Antonio Zoccoli, Marco Zoppi

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