Stava tornando a casa con la sua Ferrari F430 appena comprata, usata ma tenuta bene, quando, all'uscita del casello di Arenzano si è visto sequestrare l'auto dalla polizia stradale di Genova. Commento di feedback negativo per un concessionario di Roma da parte del signor M.F. da Carmaux (una cittadina a nord di Tolone).   

Partito poche ore prima da Roma subito dopo aver pagato più di 100 mila euro il bolide di Maranello, il felice neo possessore della Ferrari nera stava facendo ritorno verso casa convinto che i documenti del mezzo fossero in regola.

Di questi tempi, però, sono sempre più numerosi i possessori di questi lussuosi giocattoli che a malincuore se ne privano. Non sono pochi quelli che lo fanno per sottrarsi ai controlli del fisco che, attirato da una vettura così costosa, potrebbe far scattare indesiderati controlli.

A tal proposito ben venga una radiazione per esportazione all'estero piuttosto che un passaggio di proprietà che sposterebbe l'attenzione poco più in là. La vettura in questione era infatti stata cancellata dal Pubblico Registro Automobilistico proprio qualche giorno prima della vendita, perciò per la Motorizzazione Italiana quella Ferrari F430 semplicemente non esisteva più.

Come fare quindi per fare circolare il veicolo liberamente almeno fino al confine italo/francese senza accollarsi anche il costoso onere di una copertura assicurativa temporanea? Anziché chiedere una "targa provvisoria per esportazione" agli uffici italiani della Motorizzazione Civile, con tutti i limiti temporali, la visibilità e la tracciabilità che ne sarebbero scaturiti, il venditore romano chiedeva l'omologo documento a una Motorizzazione estera.

Acquistato su internet a nome del nuovo intestatario francese il documento aveva durata di qualche giorno e garantiva anche una copertura assicurativa. Peccato che tale certificato fosse valido solo per veicoli che devono essere esportati da quello Stato estero verso l'Italia e non viceversa.

L'escamotage saltava agli occhi degli agenti della Polzia Stradale di Genova Sampierdarena che, guidati dall'ispettore Giuseppe Rappa, sbrogliavano la matassa dopo aver compiuto i necessari accertamenti.

Risultato: un carro attrezzi per sequestrare e confiscare una fuoriserie che, a quel punto, risultava non immatricolata e non assicurata, e un taxi per far conlcudere in maniera sicuramente più sobria il viaggio verso la Francia di monsiuer M.F.