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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Femminicidio San Biagio, contestata la premeditazione all'assassino

Il pm Federico Panichi ha richiesto anche la consulenza psichiatrica per Sebastiano Cannella e l'autopsia sul corpo della vittima

L'avrebbe attirata nella depandance e poi le avrebbe messo il cappio al collo. Non si tratterebbe dunque di un omicidio d'impeto ma di una azione premeditata il femminicidio andato in scena mercoledì sera a San Biagio vecchia, dietro a Bolzaneto.

Sulla base delle informazioni raccolte, il pubblico ministero Federico Panichi ha contestato la premeditazione a Sebastiano Cannella, l'operaio di 58 anni che ha strangolato la moglie Marzia Bettino, anche lei 58enne, da cui si stava separando.

Gli investigatori hanno trovato una parte della corda bianca e nera all'esterno della casetta in legno e l'altra con nodo scorsoio intorno al collo della vittima. Durante la perquisizione i carabinieri hanno anche trovato nel borsello dell'assassino un coltello a serramanico con una lama da 7,5 centimetri che è stato sequestrato prima di portare Cannella in caserma.

Il sostituto procuratore ha anche contestato l'aggravante del vincolo parentale e richiesto una consulenza per valutare se l'operaio fosse in grado di intendere e volere al momento dell'omicidio e anche se avesse assunto delle sostanze che potessero alterare le sue capacità psicofisiche. Inoltre è stata fissata la data dell'autopsia sul corpo della vittima che sarà effettuata mercoledì 3 agosto alle 13.

Intanto questa mattina il gip ha convalidato il fermo e ha emesso l'ordinanza di custodia in carcere. Cannella è stato ascoltato dal giudice e ha dichiarato di "aver visto tutto nero all'ennesimo rimprovero e di non aver capito più nulla", poi ha aggiunto che voleva riallacciare i rapporti con lei e di aver invecec spento la vita della donna che amava. Cannella di fronte al gip si è anche detto pentito di quanto fatto. Niente di nuovo dunque rispetto alla linea difensiva già sostenuta davanti al pubblico ministero la sera dell'omicidio.

Sebastiano Cannella, operaio ed escavatorista, mercoledì alle 19.16 ha chiamato il 112 dicendo di aver ucciso la moglie e si è allontanato dalla casa di famiglia vagando per il quartiere fino a che i passi lo hanno portato vicino a un ponte in mattoni vicino alla stazione vecchia di San Biagio. Raggiunto dalla pattuglia ha confessato di aver ucciso la moglie strangolandola con una corda e si è consegnato.

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