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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tentato femminicidio a Portello, anche il centro antiviolenza è parte civile nel processo

I fatti risalgono al 23 giugno scorso: vittima una donna che stava tornando a casa ed è stata aggredita con un coltello dal marito

C’è anche il Centro Antiviolenza Mascherona di Genova tra le parti civili nel processo per tentato famminicidio avvenuto lo scorso giugno nel tunnel dell'ascensore di Portello, dove una donna di 49 anni è stata aggredta dall'ex marito, furioso per la separazione.

Il Centro, che da anni si occupa di assistere le vittime di violenza di genere, è stato ammesso dal giudice come parte civile nel processo penale, prima volta nella sua storia. I fatti risalgono al pomeriggio del 23 giugno 2017, quando un uomo di 50 anni originario dello Sri Lanka ha seguito l’ex moglie nel tunnel e l’ha aggredita con un coltello: soltanto l’intervento di un musicista di strada, che si è frapposto tra i due, ha evitato il peggio.

L’aggressore era stato arrestato con l’accusa di tentato duplice omicidio (la donna e il suo salvatore, il 53enne Massimiliano Graziano, erano stati accompagnati in ospedale, quest’ultimo in gravi condizioni) e si trova oggi in custodia cautelare in carcere. L’uomo era già stato denunciato per stalking e aveva il divieto di avvicinarsi alla donna.

«Questo riconoscimento è una soddisfazione per noi e per il lavoro che svolgiamo da più di dieci anni al fianco delle donne che subiscono violenze - è stato il commento di Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona - La nostra attività comincia a essere considerata e valutata anche nelle aule di Giustizia».

Sull’accogliemento della richiesta di diventare parte civile è intervenuta anche Nadia Calafato, avvocato: «Per la prima volta sono formalmente intervenuta (come prevede l'art. 91 cpp) nell'interesse de Il Cerchio delle Relazioni, depositando un atto formale che richiama statuto e atto costitutivo a dimostrazione dell'interesse concreto che induce il Centro Antiviolenza a costituirsi parte civile. La cooperativa  è stata riconosciuta come ente portatore di interessi lesi dai fatti di reato posti in essere dall’imputato».

L'imputato ha chiesto il giudizio abbreviato. La prossima udienza si terrà il 16 gennaio: in quella sede il Giudice nominerà un perito, che dovrà svolgere una perizia finalizzata a verificare la capacità di intendere e volere dell’uomo.

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