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Cronaca

Femminicidio di Clara Ceccarelli, confermato l'ergastolo per l'ex Scapusi

I giudici della corte d'assise hanno escluso la premeditazione. Renato Scapusi uccise Clara Ceccarelli nel suo negozio con cento coltellate

Condannato anche in appello Renato Scapusi, l'uomo di 59 anni che nel febbraio del 2021 uccise con cento coltellate l'ex compagna Clara Ceccarelli nel suo negozio in centro.

I giudici della corte d'assise hanno però escluso l'aggravante della premeditazione: Scapusi avrebbe agito d'impeto, senza pianificare il delitto.

L'aggressione era avvenuta poco prima della chiusura del negozio di pantofole della vittima in via Colombo. La 69enne aveva allontanato l'ex compagno da tempo, ma lui non se ne era fatto una ragione fino ad arrivare all'impeto omicida. 

Quella sera dopo averla uccisa l'uomo era scappato ed era stato rintracciato dalle volanti e dalla squadra mobile vicino l'ospedale Galliera mentre cercava di suicidarsi. Scapusi, difeso dall'avvocato Stefano Bertone, è stato condannato anche per rapina perché, secondo l'accusa, avrebbe rubato il portafoglio della sua ex compagna. Anche in carcere aveva tentato di togliersi la vita.

Ceccarelli aveva in un primo momento cercato di aiutare il suo compagno che soffriva di ludopatia ma in seguito aveva deciso di lasciarlo. A quel punto Scapusi aveva iniziato a presentarsi sotto casa o davanti al negozio e a compiere atti vandalici, come danneggiare la saracinesca. Poi, la sera del 19 febbraio 2021 si era ripresentato aggredendo mortalmente l'ex compagna e poi era scappato.

Clara Ceccarelli aveva lasciato un figlio disabile e il padre (secondo marito della madre) anziano. Lo scorso luglio, un'altra tragedia: il figlio, Mauro Risone, muore dopo il ricovero in ospedale. Sul caso la procura ha aperto un fascicolo per omicidio per chiarire le cause del decesso. Risone, disabile e con numerosi problemi di salute, era stato ricoverato il 3 luglio al Galliera perché vomitava sangue ed era poi morto in ospedale.

Secondo la relazione del pronto soccorso, i medici gli avevano trovato tre ulcere causate, forse, da sostante caustiche. Per questo era stata disposta l'autopsia, eseguita dal medico legale Camilla Tettamanti, che però non avrebbe rilevato nulla di anomalo nella patologia. Oltre al malore per cause naturali gli investigatori avevano preso in considerazione le ipotesi di un atto di bullismo nei suoi confronti e di un avvelenamento per questioni ereditarie.

Risone era l'unico parente diretto di Clara e la cospicua eredità (cinque appartamenti e 135 mila euro) era finita a lui. Il fascicolo, ancora aperto, potrebbe essere archiviato a breve. Nel frattempo, anche l'anziano padre è ricoverato in serie condizioni di salute. 

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