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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, ciclabili, nuovo ponte e Toti-bis: il 2020 di Genova

È stato un anno ricco di avvenimenti, caratterizzato dal coronavirus ma anche da notizie locali, dalla cronaca all'economia, passando per la politica. Ecco dunque fatti e misfatti di questi 12 mesi, che non rimpiangeremo

Il racconto del 2020 non può prescindere dall'emergenza coronavirus, con cui anche la Liguria si è trovata a fare i conti. Parole come 'lockdown', immunità di gregge, pandemia, mascherina, distanziamento sociale sono diventate ricorrenti e parte integrante della vita di ognuno. Ma nel 2020 a Genova e in Liguria ci sono stati anche altri fatti rilevanti, non legati al coronavirus, dall'apertura del nuovo ponte alla conferma di Giovanni Toti alla guida della Regione.

Gennaio: schianto in corso Europa, due morti

L'anno purtroppo si è aperto con un tragico incidente stradale, avvenuto in corso Europa, una delle strade più pericole della città stando a quanto dicono le statistiche. Nella notte fra sabato 11 e domenica 12 gennaio Guido Grassi, genovese, e Bruno Lauria di San Cataldo (Caltanisetta), sono morti dopo che l'Alfa Romeo Giulia su cui viaggiavano si è schiantata contro una pensilina del bus, finendo poi per prendere fuoco. Il mese di gennaio si è chiuso, il 31, con il primo dei quattro femminicidi avvenuti a Genova nel 2020. Nel 2019 erano zero.

Febbraio: il coronavirus arriva in Liguria

Il primo articolo sul coronavirus che GenovaToday ha pubblicato risale al 24 gennaio e l'allora assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, aveva detto: «la situazione è sotto controllo». Un mese e un giorno dopo, ovvero il 25 febbraio, arrivava la conferma dei primi due casi nella nostra regione, ad Alassio e a Spezia. In quei giorni era già in vigore l'ordinanza regionale, che disponeva lo stop alle attività didattiche per una settimana.

Marzo: esplode la pandemia, anche la Liguria chiude

La situazione peggiora di giorno in giorno e il covid ormai dilaga in Italia fino a che il governo non decide il lockdown nazionale a partire dal 10 marzo. Anche in Liguria (dopo la Lombardia) chiude tutto, o quasi. Impazzano gli appelli per rimanere a casa e lo smart working. Scuole chiuse, gli unici a rimanere aperti sono gli esercizi di vendita dei beni di prima necessità. Genova si presenta come non si è mai vista: svuotata di turisti, ma adesso anche di genovesi. Un'assenza che, si capisce subito, peserà come un macigno sull'economia della città.

Aprile: la terra trema

Nei giorni in cui genovesi e liguri sono chiusi in casa a causa del lockdown, si registrano tre scosse di terremoto a distanza di poche ore l'una dall'altra, tutte con epicentro nel piacentino, ma avvertite anche nel Tigullio e a Genova, per fortuna senza procurare danni a cose o persone.

Maggio: rinviate le elezioni

A maggio si sarebbe dovuto votare per eleggere il presidente della Regione, ma il coronavirus ha stravolto i piani, portando a un rinvio a settembre. Ai primi del mese s'inizia a parlare di una rete ciclabile d'emergenza, progetto abbracciato dal Comune, che da lì ha poco ha iniziato a diventare realtà. A metà mese arriva l'annuncio di Amazon della prossima apertura di un nuovo magazzino, che poi avverrà in autunno. A fine mese anche Genova assiste all'eccezionale sorvolo delle Frecce Tricolori nel tour italiano culminato il 2 giugno a Roma nel giorno della Festa della Repubblica.

Giugno: furti nell'entroterra su auto stile 'Fast & furious', arrestati

I carabinieri arrestano due fratelli, ritenuti responsabili di una lunga serie di reati, tentati e consumati, fra cui furto aggravato in abitazione, tentata rapina commessa con armi e porto ingiustificato di armi, avvenuti nell'entroterra. Questa è risultata la notizia più letta nel 2020. L'indagine denominata 'Fast & Furious' ha avuto inizio il 6 gennaio 2019 con l'inseguimento di una Volkswagen Golf, abbandonata dai due fratelli, che riuscirono a fuggire a piedi. Le indagini hanno permesso di accertare che i due, utilizzando sempre la stessa auto (ma con targhe e colori diversi), avevano commesso una tentata rapina con armi a Valmozzola, ferendo marito e moglie che li avevano sopresi nel tentativo di rubare all'interno della loro abitazione, e 16 furti, tentati e consumati, in abitazione nelle provincie di Parma, Piacenza e Genova.

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