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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Facebook: convince minori a spogliarsi in web cam, poi le ricatta

Condanna confermata in appello per il trentaduenne accusato di aver violentato una minorenne ricattandola con alcune immagini di lei mezza nuda in web cam. Per risultare più attraente aveva creato un profilo falso, 20 anni e bella foto

Genova - Quattro anni e otto mesi, per sostituzione di persona, violenza sessuale e truffa. Dopo la storia del suicidio sventato grazie a Facebook, la Corte d'Appello di Genova presieduta da Maria Rosaria D'Angelo ha confermato la condanna di primo grado al trentaduenne accusato di aver creato su Facebook un falso profilo con la foto di un ragazzo di bell'aspetto per convincere una serie di minorenni a chattare con lui e, in alcuni casi, a spogliarsi via webcam.

I fatti risalgono al periodo 2010-2011. La vicenda è venuta a galla quando una ragazza, allora sedicenne, ha denunciato una violenza sessuale sotto la minaccia dell'uomo di mostrare foto e video della giovane mezza nuda ai genitori.

In qualche caso l'imputato si sarebbe fatto consegnare del denaro sempre con la minaccia di raccontare tutto ai genitori. L'uomo è accusato anche di divulgazione di video a contenuto pedo-pornografico di minori, detenzione di materiale pornografico e violenza privata.

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