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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Evade durante permesso premio, in carcere per associazione mafiosa e tentato omicidio

L'uomo, 43 anni, non è più rientrato a Marassi dopo avere trascorso alcuni giorni con la famiglia. In carcere dal 2003, risulta affiliato al clan Grimaldi di Stoccavo

Avrebbe dovuto rientare in carcere alle 9 di sabato, ma dopo 12 ore è stata ufficialmente dichiarata l'evasione. A fuggire un detenuto di 43 anni in carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio, che si ritiene sia affiliato al clan camorrista Grimaldi di Soccavo, nel napoletano.

L'uomo è scomparso dopo avere trascorso alcuni giorni in permesso premio con la famiglia. In carcere dal 2003, avrebbe avuto il fine pena nel 2024.

«Da pochissimi giorni abbiamo assistito all’illegittimità costituzionale dichiarata dalla Corte Costituzionale in merito all'articolo 4 bis dell'ordinamento penitenziario, e cioè il divieto assoluto di tali benefici di condanna per i reati di mafia - ha detto Fabio Pagani, segretario della Uil Polizia Penitenziaria - ed è successo proprio a Genova che un detenuto associato per mafia non è rientrato da permesso premio concesso dal Tribunale di Sorveglianza di Genova».

«Così sono resi vani i sacrifici delle donne e degli uomini che indossano la divisa e che ogni giorno rappresentano lo Stato nelle patrie galere e non solo - conclude Pagani - quale ultimo baluardo di legalità, nonostante vuoti organici e carenze economiche, fatiscenza delle strutture e tecnologie insignificanti, subendo anche aggressioni da parte dei detenuti. Ora la politica si dia una mossa, la lotta di magistrati che ci hanno rimesso la vita come Falcone e Borsellino non meritano questi epiloghi».

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