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Cronaca Chiavari

Chiavari, estorsione: cocainomane truffato dallo spacciatore

Dipendente dalla cocaina, era caduto nella trappola dello spacciatore e di due complici. Gli avevano fatto credere di essere poliziotti e chiedevano denaro in cambio del silenzio

Udienza preliminare ieri in tribunale a Chiavari per un caso di estorsione di qualche mese fa la cui vittima è un 26enne chiavarese, figlio di noti imprenditori del Levante ligure. Gli imputati, Luca Alessandro D'Aragona, Matteo Mora e Arsen Hysja erano riusciti a far credere all'uomo di essere poliziotti, per poi poter ricattarlo per comprare la loro omertà, il loro silenzio sul suo consumo di sostanze stupefacenti.

L'udienza si è conclusa con un patteggiamento a quattro anni e due condanne a due anni e cinque mesi di reclusione.

Arsen Hysja, disoccupato di 23 anni forniva la cocaina alla vittima dell'estrosione, difeso dall’avvocato Claudio Zadra, è stato accusato di estorsione aggravata, violazione di domicilio, ricettazione e spaccio, ha patteggiato 4 anni di reclusione, già convertita in arresti domiciliari.

Luca Alessandro D’Aragona, operaio edile di 26 anni, e Massimiliano Mora, entrambi difesi dall’avvocato Igor Dante, sono stati accusati di estorsione aggravata, processati con rito abbreviato e condannati a due anni e 5 mesi di reclusione. Nei loro confronti le misure cautelari sono state revocate. Nei loro confronti la richiesta del pm, Francesco Brancaccio, era stata di due anni e 6 mesi.

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