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Cronaca

La Fiom ha depositato un esposto sull'utilizzo della cassa integrazione

L'esposto è stato recapitato in Procura il 21 aprile e riguarda l'utilizzo della cassa integrazione per i lavoratori di Acciaierie d'Italia, nello stabilimento ex Ilva di Cornigliano

Nella mattinata del 21 aprile 2022 i rappresentati di Fiom Cgil si sono recati presso la Procura di Genova per depositare un esposto per contestare l'utilizzo della cassa integrazione da parte di Acciaierie d'Italia. L'azienda ha fatto ricorso a questo ammortizzatore sociale per 180 lavoratori della linea di produzione della banda stagnata.

La decisione è arrivata dopo l'ultimo incidente del 13 aprile 2022 nello stabilimento di Cornigliano, durante il quale una bobina da 250 chilogrammi si è sganciata dal proprio supporto, per fortuna senza conseguenze.

La cassa integrazione è durata una settimana ed è stata comunicata dall'azienda, secondo il sindacato, senza chiarire il nemmeno il tipo di ammortizzatore sociale utilizzato. La linea di produzione della latta è ripartita il 21 aprile 2022 con il rientro in fabbrica di tutti i lavoratori.

I sindacati attendono ancora il tavolo in Prefettura che dovrà avviare un monitoraggio congiunto sulla sicurezza degli impianti che, secondo alcune fonti, dovrebbe essere convocato la prossima settimana. 

La Fiom ha specificato in una nota che la sicurezza sul lavoro è una priorità e che i delegati sindacali continueranno a battersi affinché vengano garantite condizioni accettabili anche all'interno dello stabilimento di Cornigliano.

Sull'utilizzo della cassa integrazione invece la Fiom ha affermato che "Non può essere utilizzata in caso di inadempienze cagionate dall'azienda per questo abbiamo richiesto che gli enti competenti verifichino se si ravvedano gli estremi per uso improprio dell' ammortizzatore sociale".

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