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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Caldo ed esplosione Morandi: medici e ospedali in allerta, le misure per i cittadini

Riunione in Alisa per stabilire le misure da adottare in via precauzionale per assistere i cittadini evacuati e chi vive ai margini del cantiere il 28 giugno. Per venerdì caldo da bollino arancione

Si è fatta attendere, ma alla fine è arrivata e con lei la prima, vera ondata di caldo torrido: l’estate picchia duro sull’Italia e sulla Liguria in questa ultima settimana di giugno, e dal centro di competenza per la prevenzione dei danni da ondate di calore di Regione Liguria lancia l’allarme, complice il bollettino del Ministero della Salute che assegna il bollino arancione a Genova per giovedì 27 e venerdì 28 giugno.

Il centro per emergenza da ondate di calore: «Mai registrati picchi così critici»

«Le condizioni bioclimatiche delle prime ore di oggi sono indicative di una condizione eccezionale per questo periodo per la città di Genova, che non ha mai fatto registrare picchi così critici di combinazione temperatura/umidità, con temperatura percepita già alle 8,20 di questa mattina, 27 Giugno 2019, superiore a 40 gradi - fanno sapere Ernesto Palummeri e Andrea Rivano, coordinatori del centro - La situazione obbliga a una stretta sorveglianza clinica dei soggetti ospiti delle strutture. Ricordiamo peraltro che la maggior parte degli eventi negativi dovuti ad ondate di calore in un ambiente tutelato, come gli istituti che erogano assistenza socio-sanitaria, è prevenibile predisponendo misure di prevenzione, un attento monitoraggio e un pronto intervento».

Caldo da bollino arancione per giovedì e venerdì

Nella giornata di mercoledì sono stati diversi gli interventi del 118 per malesseri legati al caldo, dai cali di pressione agli svenimenti arrivando sino a scompensi cardiocircolatori e respiratori. Fascia più fragile, quella degli anziani, con molti over 75 visitati e accompagnati in ospedale in via precauzionale. Giovedì mattina, con il termometro che già segnava 30 gradi alle 8, al San Martino e al Galliera erano in visita rispettivamente una ventina di persone, mentre al Villa Scassi 41 si trovavano in osservazione breve. 

Temperature molto elevate e aumento del tasso di umidità hanno portato, dunque, all’emissione, da parte di Arpal di un avviso meteorologico relativo all’elevato disagio fisiologico .

L'anticiclone di matrice africana che staziona sull'Europa giovedì 27 giugno provocherà  temperature decisamente al di sopra delle medie stagionali, associate a tassi di umidità medio alti. Il disagio sarà moderato o elevato soprattutto nei centri urbani e nelle valli interne poco ventilate. Venerdì 28 giugno, le temperature saranno in ulteriore lieve aumento: su tutte le zone, dunque, avremo persistenti condizioni di disagio per caldo, anche elevato nei centri urbani e nelle valli interne poco ventilate.

Una leggera attenuazione del caldo potrebbe verificarsi sabato 29 quando è attesa una lieve diminuzione delle temperature massime; su tutte le zone permarranno, comunque, condizioni di disagio per caldo, moderato o localmente elevato.

Nella notte, a Genova Centro Funzionale la minima è stata di 27.8 (10 gradi sopra la media del periodo) ma alle 5.00 si sono raggiunti 30.2 gradi, a Savona Istituto Nautico minima di 29.2 (11 sopra la media) con picco alle 2.00 di 29.4, a Imperia Osservatorio Meteo Sismico minima di 27.5 (+10 rispetto alla media) e alle 2.00 picco di 29.0, a La Spezia minima di 25.4 (+8) e picco alle 2.00 di 28.6.

Il 29.2 di Savona rappresenta in assoluta la minima più alta della regione; altri dati significativi per provincia: Cipressa (Imperia) 28.9, Sciarborasca (Genova) 28.1, Corniolo (La Spezia) 28.2. Al Colle di Nava (circa 1000 metri di quota nell’imperiese), il valore più basso di tutta la regione con 14.6 gradi.

Alle 11 la rete Omirl in tempo reale registrava come valore massimo i 35.9 di Pian dei Ratti (Genova), seguito da Cenesi (Savona) con 35.5 e Rocchetta Nervina (Imperia) con 35.4.

Il valore più alto a Genova, sempre alle 11, a Bolzaneto con 34.7 mentre al Centro Funzionale il termometro ha segnato 33.0 (ma alle 9.30 aveva toccato 34.2) con un tasso di umidità del 49%. Negli altri capoluoghi di provincia: Savona Istituto Nautico 31.3 (umidità al 54%), Imperia Osservatorio Meteo Sismico 31.0 (umidità al 52%), La Spezia 32.3 (umidità al 42%).

Dalle bottiglie d'acqua all'attivazione del numero verde: i "provvedimenti anti-caldo"

Nel corso della giornata di giovedì verrà emesso un nuovo bollettino per le giornate di venerdì e sabato. Quella del 28 giugno, in particolare, preoccupa dal punto di vista del calore: a partire dalle 6 del mattino inizieranno le operazioni di evacuazione dei residenti nella zona che sorge nel raggio di 300 metri dalle pile 10 e 11 del ponte Morandi, manovra propedeutica all’esplosione del ponte Morandi.

Anziani e persone affette da patologie e criticità mediche verranno spostati già nel pomeriggio di giovedì in alberghi o strutture sanitarie, a seconda delle necessità, ma le alte temperature unite all’esplosione fanno temere per la salute sia di chi verrà evacuato - e dovrà affrontare anche un pesante stress psicologico - sia per chi non rientra nel raggio di sicurezza di 400 meri individuato dalla struttura commissariale, ma rientra nelle aree limitrofe.

La Protezione Civile comunale ha già predisposto l’arrivo e poi la distribuzione di circa 15mila bottigliette d’acqua: saranno 200 i volontari impegnati nelle operazioni di venerdì, spalmati su due turni, e ognuno di loro si occuperà di assistere chi verrà evacuato dal portone di casa sino al centro di accoglienza in cui verrà indirizzato. In Alisa, intanto, si è riunito un tavolo di esperti per mettere a punto un piano di misure straordinarie per assistere i cittadini evacuati e quelli che vivono ai margini della zona dell’esplosione.

Da venerdì mattina sarà attivo un numero dedicato attivato della Asl3 (010 8497237), cui si aggiungono sette Centri di raccolta, 3 alberghi con 250 camere disponibili e il trasferimento in Rsa per i pazienti fragili non autosufficienti. Per gli abitanti della zona compresi nella fascia entro i 300 metri dal luogo dell’esplosione sono state individuate quattro possibilità di trasferimento: il centro di accoglienza, 7 al momento quelli allestiti   tra “a monte” e “a valle” del Ponte Morandi, con la presenza di un infermiere; il ricovero extra ospedaliero in Rsa per una ventina di pazienti fragili non autosufficienti; la sistemazione in struttura alberghiera in presenza di problemi sanitari e/o assistenziali di modesta o media intensità; e le soluzioni autonome per le famiglie che si sono già organizzate con sistemazioni alternative e risorse personali, opzione che a oggi riguarda la maggiore parte delle 3.400 persone interessate dall’evcuazione.

I trasferimenti in albergo e quelli in Rsa iniziano, come detto, già giovedì con la collaborazione delle Pubbliche Assistenze con ambulanze, e il rientro al domicilio è previsto nella giornata di sabato 29 giugno.

Durante le operazioni saranno a disposizione per eventuali necessità le unità delle Cure domiciliari, il servizio di Salute mentale e quello dell’Emergenza. Inoltre, verranno attivati due Poli di Continuità Assistenziale (Guardia medica)dedicati all’assistenza dei cittadini  presso due dei Centri di Accoglienza, uno “a monte” (Pala Diamante) e un altro “a valle” (Fiumara) del Ponte Morandi, con un medico e un infermiere. L’Ambulatorio Mobile Asl3, con un medico di Continuità Assistenziale e un Infermiere, sarà presente nella zona limitrofa all’area evacuata (in attesa di ubicazione definitiva comunicata da parte della Protezione civile) fino al rientro nelle abitazioni. Sul sito di Asl3 saranno disponibili tutte le informazioni aggiornate.

Considerate le modifiche della viabilità (strade urbane, autostrade e rete ferroviaria), previste dalle ore 7 e fino a cessate operazioni, è prevista anche una modifica dell’orario del Punto di Primo Intervento dell’Ospedale Gallino con apertura anticipata di un’ora (dalle ore 7 alle ore 20 anziché dalle 8 alle 20). Nel caso le modifiche alla viabilità dovessero superare l’orario previsto, il P.P.I. Gallino rimarrà aperto anche nelle 12 ore notturne.

Nel caso dovessero prospettarsi ulteriori necessità, Asl3, con il coordinamento di Alisa, è in rete con il sistema Ospedaliero metropolitano, che prevede la tempestiva attivazione del Piano di emergenza interno in caso di maxi afflusso all’Ospedale Policlinico San Martino, al Villa Scassi, all’Ospedale Galliera, all’Evangelico e all’Istituto Giannina Gaslini.

«Si tratta di un piano complesso - ha detto la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale - che coinvolge tutto il sistema sanitario metropolitano, con il coordinamento di Alisa. Abbiamo tenuto conto di ogni possibile variabile, preparando anche gli ospedali alla gestione di potenziali emergenze e predisponendo la presenza di un presidio medico in ciascuno dei centri di raccolta degli sfollati. Particolare attenzione è rivolta anche al caldo: nella giornata di venerdì è prevista un’ondata di calore con l’allerta arancione diffusa dal ministero della Salute. Sono dunque fondamentali i consigli previsti dal Piano caldo che invitiamo ancora una volta tutti i cittadini a seguire».

Presso il C.O.C. della Protezione Civile al Matitone è prevista la presenza di un coordinatore delle attività della Asl3 in diretto contatto con tutti i servizi operativi dell’azienda per eventuali interventi coordinati con il Comune di Genova e le Forze dell’Ordine. Il coordinamento delle attività avverrà, come d’ordinario, tramite la Centrale Operativa 118.

Il personale del Dipartimento di Prevenzione, la Direzione Sanitaria e Socio Sanitaria di Asl 3 saranno presenti presso il cantiere e presso le varie postazioni di coordinamento (Prefettura, Protezione Civile) per tutta la durata delle operazioni e fino alla cessazione dell’allerta. Alisa e Asl3 coordineranno tutte le azioni di interconnessione tra i servizi interessati.

Venerdì 28 giugno le sedi Asl3 funzioneranno regolarmente tranne l’Ambulatorio di via Canepari e la sede dello screening in via Agnese che sospenderanno l’attività per l’intera giornata. Gli utenti prenotati in tali sedi verranno contattati direttamente dai servizi per fissare un nuovo appuntamento.

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