Boom di spugne ed esche avvelenate, scattano le ronde per salvare i cani
Dopo i numerosi ritrovamenti dei giorni scorsi, sono moltissime le persone che hanno dato disponibilità a scendere in strada per scoraggiare chi dissemina i bocconi
Fare gruppo non solo per segnalare episodi, ma anche per tenere d’occhio il territorio e, quando possibile, farsi vedere in strada compatti e fungere da deterrente: in un periodo in cui si teme per la salute dei cani e in generale dei quattro zampe per i numerosi ritrovamenti di spugne fritte, bocconi avvelenati ed esche ripiene di chiodi, chi ha un animale in casa ha deciso di fare rete e ha iniziato a pensare nuovamente alle ronde di quartiere.
La paura, ormai, attraversa tutta la città: spugne e bocconi sono stati trovati da levante a ponente, sulle alture e vicino al mare, e in molti sono convinti che dietro vi sia un gruppo organizzato che batte la città e piazza sistematicamente le esche per fare quanto più danno possibile. Ed è proprio per cercare di fermare chi attenta alla vita dei quattro zampe che lo scorso anno, in un periodo simile a quello attuale, era nato il gruppo “Emergenza Bocconi Genova”, che nei giorni scorsi ha visto un nuovo picco di iscrizioni superando le 1.900.
Proprio dal gruppo è stata lanciata l’idea di organizzare le ronde, non per «beccarne uno - scrive chi lancia l’idea - ma per fungere da deterrente. Qui non è un singolo pazzoide, ma un gruppo organizzato che pianifica questi attacchi periodici».
I timori, insomma, sono tanti, e il boom di ritrovamenti spaventa anche chi prende tutte le precauzioni del caso (guinzaglio, museruola e bottiglietta di acqua ossigenata da far ingerire in piccola quantità nel caso in cui l’animale dovesse mangiare qualcosa di nocivo) quando porta a passeggio il cane.
Le esche, d’altronde, sono state individuate in moltissime zone della città e nei punti di maggior passaggio e frequentazione di cani: al Righi (dove sono stati trovati wurstel ripieni di spilli), a Nervi, nella zona del Porticciolo, e ancora a Sestri Ponente, con ritrovamenti disseminati tra piazza Baracca, via Domenico Oliva, via Priano e a Villa Rossi, Sampierdarena e Manesseno.
Le segnalazioni si moltiplicano ora dopo ora, complice il passaparola, e sui gruppi c’è già chi parla di due cani morti a Begato, anche se la notizia è tutta da verificare e, pur verificata, non è certo che le morti siano state causate da bocconi o spugne. Di certo c’è che dopo mesi di relativa calma, la questione (già approdata sul tavolo della Procura) esche e bocconi sembra crescere nuovamente, fomentata anche da volantini in cui ignoti minacciano di piazzarle per protesta contro il comportamento incivile di padroni che non raccolgono le deiezioni.