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Cronaca

Esuberi in Ericsson, lunedì nuovo vertice a Roma: «Mesi di fiato sprecato»

A tre settimane dall'ultimo incontro al Ministero del Lavoro, sindacati e lavoratori tornano a chiedere l'intervento di governo e istituzioni per bloccare i 147 esuberi previsti dall'azienda svedese per la sede genovese

A distanza di tre settimane dall’ultimo incontro, la vertenza Ericsson torna al Ministero del Lavoro con un vertice fissato per lunedì 19 agosto a Roma, un tavolo cui prenderanno parte sindacati e lavoratori per chiarire la posizione dell’azienda sull’annuncio di 384 esuberi, di cui 147 nella sola sede di Genova.

«In questi mesi lavoratori e sindacato hanno contrastato la decisione aziendale con quasi 50 ore di sciopero e mobilitazioni pubbliche coinvolgendo anche le istituzioni. Purtroppo il tempo è passato e ad oggi nessuna soluzione è stata trovata - fa sapere Slc Cgil - Ericsson si sta concentrando sulle opportunità derivanti dai forti investimenti sulla banda ultralarga da parte del Governo mentre, contestualmente, delocalizza la forza lavoro all’estero e licenzia. Il tutto mentre sulla stampa cittadina va avanti la polemica sulla cittadella tecnologica degli Erzelli: in molti si assumono la paternità di una operazione giustamente ritenuta strategica per la città, ma dimenticano che nello stesso luogo l’unica azienda firmataria dell’accordo di programma che avrebbe dovuto lanciare ricerca e sviluppo lascia a casa 147 lavoratori con le inevitabili ricadute sulle famiglie e sulla città».

La richiesta è sempre la stessa: un intervento concreto da parte di governo e istituzioni locali per  fare chiarezza sul futuro dei lavoratori e contrastare la decisione, da parte dell’azienda, di tagliare ogni forma di trattativa e confronto. Proprio domenica 28 agosto è fissato il termine per le procedure di licenziamento, oltre il quale la multinazionale svedese potrebbe decidere di continuare sulla strada degli esuberi e le lettere di licenziamento potrebbero incomincia a partire.

La speranza, spiegano i sindacati, è che nel corso dell’incontro del 29 agosto sia possibile ottenere una sospensiva per tutto settembre, in modo da ampliare i margini di trattativa e consentire di giungere a un accordo con l’azienda: «Mesi di fiato sprecato, mentre la politica e le istituzioni sono state incapaci di agire sulla multinazionale svedese - conclude Slc Cgil - Alla luce della scadenza del temine, un intervento del Governo sarebbe più che mai necessario ed auspicabile».

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