Allame parvovirosi, morti sei cani in pochi giorni in città
Il virus è particolarmente aggressivo e colpisce soprattutto i cuccioli: è raccomandato prestare attenzione soprattutto se non sono vaccinati
È allarme tra i proprietari dei cani a Genova e dintorni, a causa di un'epidemia di parvovirosi molto aggressiva, nelle zone tra Sampierdarena e la Foce, ma non mancano anche segnalazioni nell'entroterra.
La parvovirosi è una gastroenterite virale che ha colpito e ucciso sei cani nel giro dell'ultima settimana, una decina dall'inizio dell'anno. Altri sono ricoverati nelle cliniche veterinarie.
Una forma particolarmente aggressiva
Il problema è che il virus sembra mutato in una forma più resistente, e dunque più difficile da combattere con il vaccino standard, soprattutto nei cuccioli di età inferiore ai sei mesi, solitamente più vulnerabili. Uno dei consigli più diffusi infatti è di ridurre al minimo il contatto dei cuccioli (soprattutto non vaccinati) con cani adulti.
Come avviene il contagio
Il virus si trova nel vomito, nelle feci e nell'urina degli animali infetti; spesso il contagio avviene nei terreni contaminati, dove il virus rimane infettivo a lungo, oppure tramite attrezzature come gabbie o mangiatoie.
Come riconoscere la parvovirosi
Curare un cucciolo o un cane infetto da parvovirosi, anche se questo ceppo è particolarmente aggressivo, è possibile: ma bisogna riconoscere subito i sintomi e portare il cane nella clinica veterinaria più vicina, in quanto il virus si sviluppa velocemente.
La parvovirosi colpisce e distrugge gli enterociti delle cripte intestinali, provocando una grave enterite emorragica: dunque febbre, inappetenza, depressione (sintomi riconoscibili in un giovane cane a causa della stanchezza, rifiuto del cibo, mancanza di voglia di giocare), vomito e diarrea spesso con feci striate di sangue.