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Cronaca

Emergenza sangue in Liguria, appello a tutti i donatori

Nel bel mezzo del picco influenzale, le strutture regionali - soprattutto quelle del capoluogo - devono gestire anche la carenza di sangue e piastrine

Non basta l’epidemia di influenza e i crescenti casi di polmonite: ancora ben lontani dall’avere superato il picco influenzale, gli ospedali genovesi devono anche fare i conti con la carenza di sangue.

L’allarme è stato lanciato dal coordinatore dei centri trasfusionali della Liguria, e le associazioni che si occupano di raccolta sangue donatori si sono già mobilitate inviando ai donatori messaggi in cui si chiede il contributo per la raccolta di sacche e piastrine: una carenza regionale, sottolineano le dirigenze sanitarie, cui è indispensabile far fronte in un periodo in cui gli accessi ai pronto soccorso e i ricoveri hanno raggiunto numeri record.

La Fidas, in particolare, ha reso noto che dal 4 al 7 gennaio scorsi è stata organizzata una raccolta che ha fruttato 144 sacche di sangue già consegnate: «La nostra segreteria si è attivata in tutte le componenti per telefonate e convocazioni per donatori anche nei fine settimana», ha sottolineato Emanuele Russo, presidente della Fidas di Genova, secondo cui sinergia e rapporto tra donatori e operatori sono fattori chiave per prevenire l’emergenza sangue: «Da un lato è necessario far comprendere ai donatori l’importanza di una programmazione della loro donazione, prima di tutto in termini di qualità del prodotto che viene trasfuso a chi ne ha bisogno (freschezza del sangue, maggiore efficacia terapeutica; diminuzione rischio di sprechi; certezza di avere sempre a disposizione il Sangue necessario…) - ha spiegato Russo -. Allo stesso tempo, è necessario concordare con i tecnici e gli amministratori un segnale forte e chiaro, che permetta di fare percepire ai donatori l’importanza del loro contributo e, allo stesso tempo, l’apprezzamento che la comunità fa di questa figura».

«Penso ad esempio ad eventuali accertamenti di cui i donatori possano aver necessità – ha aggiunto Russo – esami del sangue o altro, per i quali si potrebbe ipotizzare, pur nel mantenimento delle regole che devono essere sempre uguali per tutti i cittadini, corsie particolari, con accessi, diciamo così, agevolati. Si tratta di una materia complessa che stiamo affrontando in Regione e con la Asl. Speriamo di venirne a capo al più presto».

Come donare sangue

Chi desidera donare il proprio sangue può seguire diverse strade: contattare associazioni come Fidas o Avis che si occupano di raccolta, oppure presentarsi direttamente in ospedale per il prelievo. Al San Martino il centro di raccolta è ubicato al primo piano del monoblocco, un laboratorio cui è possibile rivolgersi per donare seguendo la procedura standard; al Galliera, invece, il centro trasfusionale si trova a Mura delle Cappuccine 14.

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