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Cronaca Centro / Via Armando Diaz

Pietre contro il liceo D'Oria, non si placa la polemica sulle frasi "classiste"

La scoperta in mattinata: una vetrata della porta d'ingresso è stata distrutta con una pietrata. Immediata la condanna del gesto, forse legato alle polemiche sulle schede di valutazione

Lancio di pietre nella notte contro il liceo classico D’Oria di via Diaz: all’apertura dell’istituto, lunedì mattina, il personale ha trovato la vetrata del portone d’ingresso distrutta, e ha subito fatto denuncia alla vicina questura.

L’episodio ha sollevato non poche preoccupazioni, complici le polemiche scoppiate nei giorni scorsi sulle frasi contenute nel rapporto annuale sulla popolazione studentesca di alcuni licei italiani, definite classiste. Nell’elenco delle scuole finite nel mirino, oltre al Liceo Visconti e alla scuola Giuliana Falconieri dei Parioli, a Roma, e al Parini di Milano, c’è infatti anche il D’Oria.

In particolare, nel testo di introduzione della scheda di autovalutazione richiesta all’istituto e pubblicata sul portale “La scuola in chiaro” del Miur, si legge che «il contesto socio-economico e culturale complessivamente di medio-alto livello e l’assenza di gruppi di studenti con caratteristiche particolari dal punto di vista culturale (come ad esempio nomadi o studenti di zone particolarmente svantaggiate) costituiscono un background favorevole alla collaborazione e al dialogo tra scuola e famiglia, nonché all’analisi delle specifiche esigenze formative nell’ottica di una didattica davvero personalizzata», frasi che hanno scatenato un acceso dibattito.

La preside Mariaurelia Viotti, dal canto suo, aveva subito sottolineato che il testo era stato travisato: si trattava, in estrema sintesi, di risposte a domande poste direttamente dal ministero sulla composizione delle classi, la presenza di studenti di determinate etnie e di portatori di handicap. Nessuna volontà insomma di esprimere giudizi di alcun tipo sugli studenti e sul loro background, ma soltanto di dipingere un quadro dell’istituto così come richiesto dal Miur.

La precisazione, e la strenua difesa di ex allievi e attuali studenti del D’Oria, non è però servita a placare le polemiche. E sono in molti a supporre che proprio alle recenti polemiche sia legato l'atto vandalico notturno ai danni dell’istituto, condannato anche dalla ministra all'Istruzione, Valeria Fedeli: «Se ci sono stati "scivoloni" verranno chiariti nelle sedi più opportune - è stato il commento - Vanno subito abbassati i toni: no al clima d’odio, che può portare a episodi come quello avvenuto stanotte».

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