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Cronaca

Mantenere i controlli senza intralciare i traffici, le Dogane nel dopo ponte Morandi

Organizzazioni sindacali e direzione hanno ribadito l'impegno comune a definire soluzioni nell'organizzazione del lavoro che contribuiscano a un miglior funzionamento del porto

Venerdì 31 agosto si è tenuto un incontro tra i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa Unsa Confsal e il Direttore Interregionale dell'Agenzia delle Dogane per fare il punto sulle ricadute che riguarderanno la gestione delle attività portuali e la mobilità dei lavoratori doganali a seguito del crollo del ponte Morandi.

Lo scopo della riunione è stato quello di verificare da una parte quale potesse essere l'apporto dell'Agenzia delle Dogane alla città e alla portualità per superare i problemi contingenti e dall'altra trovare soluzioni contrattuali interne che potessero risolvere le criticità connesse alla viabilità e al raggiungimento delle sedi di servizio sull'intero territorio comunale per il personale doganale. A tale riguardo l'Amministrazione ha ribadito che sono in corso confronti con le autorità istituzionali e portuali per trovare soluzioni condivise al fine di migliorare le prestazioni per la fluidità delle operazioni doganali e che nel frattempo sono stati attivati i già autorizzati concorsi pubblici. Ha comunicato inoltre di aver ricevuto l'autorizzazione a stabilizzare l'attuale personale in Comando e ad assumere sempre in Comando, da altre amministrazioni, ulteriori 40 unità.

Per quanto riguarda le problematiche interne, come richiesto anche dal sindacato, è stato sottoscritto un Accordo che amplia la flessibilità dell'orario in entrata, sono state ipotizzate possibilità di delocalizzare alcune lavorazioni in altri siti e di possibilità di utilizzare il “telelavoro” per evitare al massimo gli spostamenti in ambito cittadino e per riuscire a dare un miglior servizio all'utenza anche su un arco orario più ampio.

Su tutti gli argomenti il sindacato ha dato piena collaborazione al Direttore chiedendo nel contempo di sospendere la riforma organizzativa iniziata dall'Agenzia e riguardante nello specifico gli uffici di Genova perché si sommerebbero nell'immediato ulteriori problemi a quelli già attuali.

La riunione si è conclusa con la sottoscrizione dell'Accordo sulla reperibilità dei servizi resi dal Laboratorio Chimico delle Dogane in materia di analisi di sostanze stupefacenti che confermano l'impegno e l'attenzione di questa Direzione ad investire su una attività specializzata di spicco e strategica dell'Agenzia quale appunto quella dei Laboratori Chimici che operano sia a Genova che a Savona.

L'Amministrazione ha innanzitutto sottolineato la necessità di rafforzare la cooperazione con tutte le altre autorità istituzionali, in primis quelle, come la Guardia di Finanza e le autorità sanitarie, che intervengono nel ciclo dei controlli doganali, allo scopo di conservare al Porto di Genova le caratteristiche e l'immagine di un porto adeguatamente controllato. Un sistema di controllo efficace riveste un ruolo essenziale non solo sotto il profilo fiscale e finanziario, ma anche dal punto di vista della salubrità e sicurezza dei prodotti che vengono introdotti sul territorio nazionale.

Del pari essenziale è la capacità di non intralciare la fluidità dei traffici commerciali leciti. A questo riguardo, d'intesa con l'Autorità di Sistema Portuale, è stata intensificata nelle ultime settimane l'attività di ascolto delle imprese e degli operatori. Sin qui, pur in una situazione di riduzione continua delle risorse a disposizione, l'impegno del personale delle dogane ha consentito di fronteggiare un positivo incremento dei traffici senza rallentamenti dei commerci leciti. Molto positivo e apprezzato, ai fini del raggiungimento di questo risultato, è stata anche il contributo dei responsabili dei diversi terminal e, in particolare, del Vte di Voltri.

In futuro, pur non trascurando le riforme e le innovazioni organizzative, da cui ci si attendono ulteriori incrementi di efficienza e di efficacia dell'azione amministrativa, l'Agenzia non potrà fare a meno di una politica di acquisizione del personale che abbia ricadute significative nel breve e nel lungo periodo e che consenta l'ingresso di nuove forze.

L'azione dell'Agenzia è oggi inserita a livello territoriale anche nella trama istituzionale più ampia delle autorità che fronteggiano l'emergenza, la Prefettura di Genova, la Regione Liguria, il Comune. La città deve rimarginare prontamente una ferita profonda del suo sistema di comunicazione. I lavoratori dell'amministrazione delle dogane e dei monopoli rappresentano anche un insieme di cittadini che ogni giorno si muove nel traffico per raggiungere la sede di lavoro.

Ridurre gli spostamenti, per quanto compatibile con le esigenze di servizio e nello spirito di agevolare i lavoratori coinvolti, può essere il modo per offrire un ulteriore piccolo contributo alla ripresa della città. A questo scopo sono già in corso le indagini conoscitive presso il personale, utili a promuovere, soprattutto per il periodo dell'emergenza, una maggiore coerenza, nei limiti delle esigenze di servizio, tra residenza e sede di lavoro. Si approfondiscono anche i casi in cui possono risultare di proficua applicazione il telelavoro e il lavoro delocalizzato. Nel frattempo, l'Amministrazione ritiene di potersi fare parte attiva perché l'utilizzo del potenziato sistema di trasporto pubblico possa essere opportunamente incentivato.

Con le organizzazioni sindacali sono state siglate in data odierna le intese per un ampliamento della flessibilità, mentre è stato ribadito l'impegno comune a definire soluzioni nell'organizzazione del lavoro che contribuiscano a un miglior funzionamento del porto, a decongestionare il traffico cittadino, ad agevolare gli spostamenti dei colleghi. L'intesa sulla flessibilità nell'orario di ingresso contribuirà a ridurre in parte gli spostamenti dei lavoratori nelle ore di maggior traffico cittadino. Consentirà di rispondere al contempo alle attese degli operatori che hanno chiesto di ampliare la copertura effettiva dell'orario di servizio.

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