
Diga di Begato, proseguono gli sgomberi in vista della demolizione: tre denunce
Gli agenti della Locale hanno liberato 24 appartamenti, due dei quali occupati abusivamente o con allacci illegali alla fornitura elettrica
Due appartamenti sono risultati occupati abusivamente: uno da un cittadino nordafricano (illegalmente presente sul territorio nazionale e denunciato) e da una cittadina romena, il secondo da un cittadino nordafricano con regolare permesso di soggiorno che, però, aveva manomesso l'impianto elettrico, e che è stato quindi denunciato per furto di energia elettrica. Altri due appartamenti non hanno potuto essere liberati, in un caso perché il residente ha gravi problemi di salute (sono stati quindi chiamati in causa i servizi sociali), in un altro perché l’occupante è agli arresti domiciliari, che scadranno però in settimana.
Alcuni appartamenti erano invece ancora occupati da famiglie assegnatarie che non si sono ancora rivolte al laboratorio di ascolto messo a disposizione dal Comune per provvedere alla ricollocazione, mentre altri erano stati correttamente abbandonati. Allo sgombero hanno contribuito anche fabbri di una ditta esterna (per aprire le porte, comprese alcune tagliafuoco nei corridoi, che erano state chiuse a chiave), il responsabile della Direzione Politiche per la casa del Comune e un incaricato di Arte. Gli appartamenti sgomberati sono stati sigillati per impedire nuove intrusioni.
«Un altro provvedimento messo in campo per la vivibilità di Begato è stata l'installazione di telecamere di videosorveglianza - ha detto l’assessore comunale alla Sicurezza, Stefano Garassino - Gli sgomberi sono stati eseguiti a più riprese dal personale della polizia Locale che voglio ringraziare per l'impegno profuso per portare a termine questo grande progetto per la città».