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Cronaca

Tursi spinge sulla differenziata: inizia la rivoluzione dei rifiuti

Il sindaco punta a raggiungere il 50% della raccolta entro dicembre: tra i provvedimenti, cassonetti a scomparsa, ecopunti con il badge e aumento di bidoni dell'organico

Dagli ultimi posti nella classifica delle città più virtuose per quanto riguarda la differenziata, a modello nazionale: è la sfida lanciata alla città dal sindaco Marco Bucci, che presentando il nuovo piano industriale di Amiu ha annunciato l’intenzione di passare da poco più del 33,9% al 50% entro la fine del 2018.

Tursi e Amiu: «Genova può essere un modello»

«Vogliamo trasformare il modo in cui gestiamo i rifiuti in città, non è una cosa che si fa dalla sera alla mattina, ma ci metteremo tutto l’impegno, e chiediamo ai cittadini di collaborare il più possibile. Vogliamo fare sempre meglio, non siamo più in affanno, e possiamo insegnare anche agli altri come si trattano i rifiuti», ha dichiarato il sindaco, che insieme con vertici della partecipata e l’assessore all’Ambiente, Matteo Campora, ha illustrato i provvedimenti che verranno presi nei prossimi mesi per incentivare la differenziata: innanzitutto un incremento della raccolta dei rifiuti organici, da estendere a tutto il territorio cittadino, poi l’introduzione di cassonetti a scomparsa, posizionati sottoterra, e ancora la sostituzione delle campane per plastica e carta con cassonetti a carico laterale in modo che possano essere raccolti dagli stessi mezzi che già si utilizzano per i tradizionali cassonetti verdi.

Cosa cambia in città per la raccolta rifiuti

Il piano verrà attutato con un occhio di riguardo anche al decoro: i punti di raccolta, circa 3mila sul territorio cittadino, verranno riorganizzati, con una particolare attenzione a quelli per i rifiuti ingombranti. Resta dolente il tasto della raccolta porta a porta: impossibile a oggi estenderla a tutti i quartieri, soprattutto alla luce delle difficoltà registrate in quelli in cui è già in vigore, come Quarto Alta e Colle degli Ometti, dove i residenti si sono più volte lamentati perché costretti a tenere i rifiuti (in primis l’organico) in casa sino al passaggio degli operatori Amiu. L’obiettivo è estendere la sperimentazione al ponente cittadino, raggiungendo circa 14.200 utenze.

Previste novità anche per quanto riguarda gli ecopunti del centro storico, spesso utilizzati non per la raccolta rifiuti ma come ritrovi per pusher e senzatetto: l’obiettivo è quello di chiuderli e consegnare un badge per l’accesso ai residenti, che potranno accedervi dalle 7 alle 22, e per le attività commerciali, che invece potranno usufruirne 24 ore su 24. I primi cinque ecopunti “smart” entreranno in funzione entro la fine di aprile, e nei prossimi mesi dovrebbero essere riqualificati anche i restanti 37 dei 42 totali previsti.

Il piano di interventi procederà di pari passo con una campagna di sensibilizzazione riservata ai cittadini, che prevede la consegna di materiale informativo, incontri nelle scuole e la collaborazione di associazioni che incentiveranno la differenziata soprattutto nei giovani: tra chi ha già raccolto l’appello ci sono i Giardini Luzzati, che dopo la “bagarre” legata alla rimozione dei bidoni per la differenziata per mancato pagamento dell’affitto se li sono visti riportare (con scuse) da Amiu, che li ha voluti coinvolgere in quanto presidio virtuoso del centro storico.

Bucci: «Lavoratori e cittadini facciano gioco di squadra»

Il sindaco ha approfittato dell’occasione per ringraziare gli operatori Amiu attualmente in servizio in città: «Non dimentichiamoci delle 1.500 persone che tutti i giorni si alzano al mattino, molto presto, per lavorare tutto il girono e tenere pulita la città: dobbiamo essergli grati, perché stanno aiutando la città, dobbiamo considerarli compagni di squadra».

Sulla stessa linea anche l’assessore Campora, che ha ricordato che «a ottobre c’è stato rinnovo delle cariche del consiglio di amministrazione, con l’insediamento del direttore Tiziana Merlino, cui abbiamo chiesto di iniziare subito a lavorare in concreto impegnandosi non solo sulla differenziata, ma anche sulla comunicazione, perché i cittadini devono sapere sia cosa devono fare sia che fine fa la differenziata. Questa partita si gioca a tre punte: Amiu è il centravanti, cittadini e Comune sono le ali».

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