A Genova è ancora vivo il ricordo per i fatti del G8 del 2001. Il film Diaz di Daniele Vicari ripercorre quei tragici giorni. L'uscita nei cinema italiani è prevista per venerdì 13 aprile. Nel frattempo, la città ha potuto assistere alla proiezione in anteprima nazionale ieri, giovedì 29 marzo 2012.

I primi commenti all'uscita della sala sono della sindaco Marta Vincenzi. «È un pugno nello stomaco, è un film importante ma che fa male. La città lo deve vedere». Sono molte le facce scure al termine dei 120' di film in cui si ricostruiscono le violenze della polizia nella scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto.

«Spero che questo film, più che piacere, possa servire - ha detto il produttore Domenico Procacci - in particolare a far conoscere ciò che accadde. È una ferita molto profonda, che non si rimargina nel tempo ma solo assumendosi le responsabilità». L'assessore alla Cultura, Andrea Ranieri, ha rincarato la dose: «La ferita resterà fino a quando istituzioni, politica e forze dell'ordine non ammetteranno e chiederanno scusa».

Sul valore, come documento storico, della pellicola, concorda anche il regista. «Vedendolo - ha spiegato Vicari - i genovesi scopriranno molte cose su questa vicenda. È una cucitura di avvenimenti complessi che da soli perdono significato: non si capiscono i fatti della Diaz senza quelli della caserma di Bolzaneto e viceversa».

In sala un pubblico variegato, con assessori e giovani dei centri sociali. Presenti anche i pm Albini, Zucca, Tuttobene, Monteverde e Calleri, l'ex procuratore generale Di Noto oltre a Heidi e Giuliano Giuliani, genitori di Carlo.