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Cronaca

Boss trovato morto a Principe, escluso omicidio

Il 79enne era stato scarcerato il 26 novembre dal carcere di Asti per "gravi deficit cognitivi incompatibili con il regime carcerario", ma i familiari non sarebbero stati informati

L'autopsia eseguita su incarico del sostituto procuratore della Dda, la direzione distrettuale antimafia di Genova, sul corpo di Salvatore Di Gangi, il capomafia di Sciacca di 79 anni trovato morto nei giorni scorsi sui binari in una galleria ferroviaria della stazione di Genova Principe, ha confermato le impressioni iniziali.

Di Gangi sarebbe morto per un malore o per l'impatto con un treno, non si tratta di omicidio. Restano comunque da chiarire le ultime ore di vita dell'uomo. Il 79enne era stato scarcerato il 26 novembre dal carcere di Asti per "gravi deficit cognitivi incompatibili con il regime carcerario", ma i familiari non sarebbero stati informati.

Il magistrato che coordina l'indagine vuole capire se si configuri il reato di abbandono di persona incapace. Al vaglio anche la decisione del capotreno, che lo ha fatto scendere a Principe perché senza green pass, pur trattandosi di un anziano con difficoltà a badare a se stesso.

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