Leonardo Di Caprio fa serata a Portofino, poi insulta i paparazzi
L'attore, in vacanza a Portofino a bordo del mega yacht Serene, è rimasto ormeggiato al largo per 48 ore. Poi ha tentato la fuga all'alba per evitare i paparazzi. Barcollando, forse ubriaco, Leo si è coperto il viso con una maglia proferendo insulti
Genova - Se fosse un film potrebbe forse intitolarsi fuga da Portofino. Ma il suo protagonista, che pure aveva studiato il copione nei minimi particolari, quando si è trovato a improvvisare ha fornito uno spettacolo ben poco edificante.
Leonardo Di Caprio, attore amato dal grande pubblico per la parte di Jack nel colossal Titanic, non è uno che ama i paparazzi. Anzi, diciamo che sembrano quasi la sua ossessione. Così come l'alcol, vizio a cui il bel Leo pare proprio non saper rinunciare.
A bordo del mega yacht Serene, di proprietà di un magnate russo, l'attore è rimasto ormeggiato al largo della cittadina ligure per 48 ore, senza mai farsi vedere sul ponte. A bordo ospiti d'eccezione come il rapper ed ex giocatore di football americano, Busta Rhymes.
Di Caprio arrivava da Saint Tropez dove è salpato di ritorno da una vacanza in Grecia, conclusa anzitempo, con i colleghi John Travolta e Robert De Niro. Dopo la tappa a Portofino l'imbarco da Genova su un volo diretto in Islanda. Ma come fare per sbarcare a terra evitando i flash dei fotografi?
Due auto blindate coi vetri oscurati attendono all'alba all'imbocco del porto. Un gruppetto di persone sbarca in piazzetta. Il suono di un click ed ecco che la quiete mattutina del borgo marinaro viene spezzata da una serie di improperi in americano. Fuck è quello che ricorre più sovente.
Di Caprio fatica a rigovernarsi nel fuggi fuggi che subito si scatena. Barcolla, forse per l'alcol ingerito la sera prima, e si copre il volto con una maglietta. Intanto le pellicole immortalano la scena. Un body guard aiuta il bel Leo a salire in auto e subito la carovana si allontana.
Un brutto colpo per l'immagine di uno che sul grande schermo appare come un lord inglese, ma nella vita sembra vivere la popolarità più come un intrusione nella propria vita privata che una fortuna riservata a pochi.