Denaro in cambio di protezione, genovese di 41 anni indagata per tentata estorsione
La donna vantava amicizie nelle cosche della 'ndrangheta, e chiedeva alle aziende denaro in cambio di protezione da furti, danneggiamenti e atti vandalici. Ora è nel mirino dei pm
Chiedeva denaro in cambio di protezione dalle cosche: per questo è finita nei guai una genovese di 41 anni che ora è indagata per tentata estorsione. Secondo i pm, Giuseppina Lanzo si presentava ai titolari delle attività commerciali dicendo di essere in grado di fornire maggiore protezione da furti, danneggiamenti e raid vandalici. Come? Esercitando la sua influenza su amici all'interno delle cosche della 'ndrangheta, delle gang di nomadi o anche sulle forze dell'ordine. Tutto ciò, naturalmente, a pagamento.
Tutto risale all'anno scorso, quando la donna si sarebbe recata nella sede di un'azienda che si occupa di smaltimento rifiuti e bonifiche ambientali in Valpolcevera: da mesi, la ditta subiva danneggiamenti, e Lanzo - come denunciato dagli stessi titolari alle forze dell'ordine - avrebbe richiesto la somma di ventimila euro (o, in alternativa, quote societarie) in cambio della sua intermediazione tra forze dell'ordine, cosche e nomadi.
La magistratura, che si sta occupando del caso, ha individuato almeno altre due persone che avrebbero aiutato Lanzo nelle sue richieste di denaro in cambio di "protezione".