rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Delitto di Alice Scagni, il pm: “Fu omicidio premeditato e con crudeltà”

Chiuse le indagini sul fratello Alberto che il primo maggio uccise la ragazza con 24 coltellate. L'assassino potrà chiedere di essere interrogato prima del rinvio a giudizio

La colpì con 24 coltellate dopo averla aspettata sotto casa per ore. La procura di Genova ha chiuso le indagini per l'omicidio di Alice Scagni, la donna uccisa dal fratello Alberto, nove mesi fa, sotto casa a Genova Quinto. Per il pubblico ministero Paola Crispo si tratta di omicidio premeditato pluriaggravato e all'assassino contesta anche il porto abusivo di armi: un coltello lungo 14 centimetri infilato in un sacchetto.

Scagni, difeso dagli avvocati Elisa Brigandì e Maurizio Mascia, potrà chiedere di essere interrogato prima del rinvio a giudizio. Dopo l'omicidio era stato aperto un secondo fascicolo sulle presunte omissioni e sottovalutazioni degli allarmi lanciati dai familiari, assistiti dall'avvocato Fabio Anselmo. Sono stati indagati due agenti e una dottoressa, interrogati nei giorni scorsi. Dopo gli interrogatori la procura potrebbe chiudere le indagini a breve.

Alice e Alberto: storia di un omicidio in casa

Quel giorno, il Primo maggio, Scagni minacciò per l'ennesima volta i familiari perché voleva un bonifico: "Se tra cinque minuti non ho i soldi sul conto, lo sai stasera dove sono Gianluca e tua figlia?". Nella telefonata registrata il disagio mentale del killer è evidente: dopo qualche ora il delitto. Albero Scagni, da quando si trova nel centro clinico del carcere di Marassi, è stato sottoposto a perizia psichiatrica.

Secondo Elvezio Pirfo, il perito del giudice per le indagini preliminari, Scagni è semi infermo di mente ma capace di stare in giudizio. Il consulente della procura Giacomo Mongodi lo aveva definito invece pienamente capace.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Delitto di Alice Scagni, il pm: “Fu omicidio premeditato e con crudeltà”

GenovaToday è in caricamento