rotate-mobile
Cronaca Marassi / Via Fereggiano

Dieci anni dall'alluvione, ricordando le sei vittime del Fereggiano

L'Ordine Geologi della Liguria loda la realizzazione dello scolmatore, ma "al contempo poco o nulla è stato fatto lungo i versanti", rileva

Giovedì 4 novembre Genova ricorda le sei vittime dell'alluvione del 2011 nel decennale della tragedia. Le celebrazioni inizieranno alle ore 10 in piazza Galileo Ferraris 4, accanto al monumento commemorativo, con un evento organizzato dall'Istituto Comprensivo Statale Marassi.

Interverranno il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, la consigliera della Città Metropolitana di Genova Laura Repetto, il presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante, il console onorario dell'Albania Giuseppe Durazzo e rappresentanti delle istituzioni insieme al comitato Parenti delle Vittime, la dirigente scolastica Maria Orestina Onofri ed ex-compagne di classe di Gioia Djala che quel giorno perse la vita. Un albero di ulivo sarà poi piantato all'interno del cortile della scuola.

Alle 10.30 autorità e parenti delle vittime si sposteranno all'incrocio tra corso Sardegna e corso De Stefanis dove, nei pressi della targa commemorativa, verranno deposte corone e fiori e sarà osservato un minuto di silenzio.

Le cerimonie si concluderanno alle 10.45 a Borgo Incrociati, all'incrocio con piazza Giambattista Raggi prima delle gallerie, con la deposizione di una corona seguita da un minuto di silenzio in memoria di Antonio Campanella vittima dell'alluvione dell'ottobre 2014.

Per consentire lo svolgimento delle manifestazioni, dalle ore 8 alle 13, in piazza Galileo Ferraris saranno istituiti il divieto di circolazione e il divieto di sosta.

Ordine Geologi della Liguria: "Ok lo scolmatore, ma poco o nulla è stato fatto lungo i versanti"

Nel corso della mattina l'Ordine Geologi della Liguria, Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale) Liguria e gli studenti del Corso di Studio in Scienze Geologiche dell'Università di Genova, percorreranno la valle del Fereggiano, sui luoghi più significativi dell'alluvione.

"In questi dieci anni - spiegano dall'ordine - sono state intraprese diverse azioni: tra queste la più rilevante è la realizzazione dello scolmatore che intercetta le acque del torrente in caso di piena e, mediante una galleria, le convoglia direttamente verso il lungomare di Genova, sottraendole al bacino idrografico del Bisagno e riducendo considerevolmente il pericolo di esondazione di quest’ultimo".

"Al contempo poco o nulla è stato fatto lungo i versanti - proseguono -: fenomeni di instabilità superficiale si verificano regolarmente in caso di pioggia di elevata intensità. Negli ultimi dieci anni, solo prendendo in considerazione il territorio ligure, numerosi sono stati gli eventi di questo tipo, l'ultimo dei quali ha interessato Rossiglione a inizio ottobre. Inoltre, il quadro degli eventi estremi che si verificano sul territorio conferma un trend crescente in atto a partire dall'inizio degli anni 2000, con effetti al suolo che causano danni e purtroppo anche la perdita di vite umane".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dieci anni dall'alluvione, ricordando le sei vittime del Fereggiano

GenovaToday è in caricamento