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Cronaca

Daspo urbano anche per chi fruga nei cassonetti, via libera dalla giunta

La proposta, approvata dalla giunta, comprende il sanzionamento di comportamenti di ubriachezza molesta, atti contrari alla pubblica decenza, commercio e parcheggiatori abusivi, ma non solo

Su proposta dell'assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Immigrazione e Centro Storico Stefano Garassino, la giunta ha approvato oggi una proposta di modifica del Regolamento di Polizia Urbana (che dovrà ora passare all'approvazione del Consiglio comunale) finalizzata a individuare alcune zone di particolare interesse dove potrà essere utilizzato lo strumento del cosiddetto 'Daspo urbano', ordine di allontanamento previsto dalla legge 48/17 proposta dal ministro Minniti.

In via sperimentale è stato individuato un perimetro di applicazione che comprende la zona del Municipio Centro Est, in particolare quella ricompresa nel perimetro del 'centro storico' e quella del 'Porto Antico', nonché piazza della Vittoria e zone limitrofe (centro città): aree che sono contraddistinte urbanisticamente dalla presenza di numerosi palazzi storici, attrazioni e luoghi di aggregazione e sono per questo caratterizzate da un consistente flusso turistico in tutto il periodo dell'anno.

La proposta comprende il sanzionamento di comportamenti di ubriachezza molesta, atti contrari alla pubblica decenza, commercio abusivo, parcheggiatori abusivi o condotte che impediscano, di fatto, l'accessibilità e la fruizione delle suddette aree. A questi viene aggiunta una nuova tipologia di comportamento vietato: la cernita di rifiuti solidi urbani dagli appositi contenitori al fine del loro riutilizzo, che, pur rappresentando un fenomeno di degrado assai diffuso, non è stato finora vietato da alcuna norma di legge o regolamento.

«Il Daspo urbano - dichiara l'assessore Stefano Garassino - è un ulteriore tassello che va ad aumentare la sicurezza in città e il decoro delle aree turistiche. Dopo la sperimentazione nel centro città e nel centro storico - aggiunge - verificheremo i risultati e valuteremo l'ipotesi di estenderne l'applicazione a tutta la città».

L'area interessata dal provvedimento

Centro storico. Area perimetrata dalle seguenti vie (comprese): Gramsci, Bersaglieri d'Italia, Fanti d'Italia, A. Doria, piazza Acquaverde, Balbi, piazza Annunziata, Bensa, Largo Zecca, galleria Garibaldi, piazza Portello, Galleria Nino Bixio, piazza Corvetto (esclusa), Roma, piazza De Ferrari (esclusa), Dante, D'Annunzio (compresi giardini Baltimora), Fieschi, piazza Carignano, Alghero, Rivoli, corso Saffi, corso Quadrio, piazza Cavour, mura di Malapaga, calata Molo Vecchio, calata Marinetta, calata Mandraccio, calata Cattaneo, ponte Embriaco, calata Falcone e Borsellino, ponte Spinola, passeggiata Calata Rotonda, Molo, Ponte Calvi, calata Salumi, molo Ponte Morosini, belvedere Pertusio, calata De Mari, calata Andalò Di Negro, Megollo Lercari, Vivaldi, Lercari, Boccanegra e Rubattino.
 
Centro. Area perimetrata dalle seguenti vie (comprese): Roma (esclusa), galleria Mazzini, Largo Eros Lanfranco, piazza Corvetto, Santi Giacomo e Filippo, Serra, piazza Brignole, De Amicis, Fiume, viale Paolo Thaon di Revel, Emanuele Filiberto duca D'Aosta, Brigata Bisagno, Diaz, Macaggi, Galleria Colombo, piazza Dante, via Dante e piazza De Ferrari.

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