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Cronaca Sampierdarena / Via Walter Fillak

Crollo Ponte Morandi, la disperazione degli sfollati: «In casa i nostri animali, non possiamo salvarli»

Fuggiti o fatti allontanare dalle loro abitazioni precipitosamente, sono usciti con poche cose e in alcuni casi non sono riusciti neppure a rientrare per recuperare i loro animali domestici

All’indomani dal tragico crollo di Ponte Morandi, che ha causato la morte di almeno 39 persone, resta ancora altissima l’attenzione sul luogo del disastro, soprattutto alla luce dei timori legati a quanto resta della struttura. 

A oggi sono infatti oltre 600 le persone costrette a lasciare le loro case di via Porro e di via Fillak, costruite proprio sotto il ponte: ospitate da amici, parenti e conoscenti o negli alberghi della città, hanno abbandonato precipitosamente le abitazioni su disposizioni precauzionali della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, che temono pesanti danni strutturali e ulteriori cedimenti. E la preoccupazione ora non è rivolta soltanto agli effetti personali e alle case, ma anche agli animali domestici, soprattutto gatti, rimasti negli appartamenti incustoditi.

«Una mia amica è disperata - si legge sul gruppo Ricerca di Nash - Ha dovuto lasciare casa in via Porro e ci sono le sue gatte dentro. Non gliele fanno prendere neanche oggi, perché dicono che c’è il rischio che crolli l’altro pezzo di ponte. Come lei tutti gli abitanti della via che hanno lasciato gli animali in casa. Come si può fare? Non è possibile lasciarli lì».

Timori condivisi da molti altri residenti della zona che non hanno fatto in tempo a mettere in salvo i loro amici a quattro zampe, anche se martedì, tra le decine di persone che osservavano sgomente lo scenario apocalittico dalla strada, c’era anche chi portava con sé un trasportino. Ma sono state moltissime le persone che al momento del crollo erano fuori casa, e che non hanno più potuto farvi ritorno, e quelle che si sono precipitate fuori al momento del crollo sotto choc e terrorizzate.

Il problema riguarda uno dei piloni del ponte, che, come confermato anche dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile, ha manifestato segni di cedimento. Le spedizioni all’interno delle case per recuperare gli animali (e gli effetti personali) accompagnati da pompieri e polizia sono dunque sospese in via precauzionale. La maggior parte degli sfollati resta dunque in attesa in via Fillak e in via Porro, altri sono stati trasferiti nel centro di accoglienza allestito al Centro Civico Buranello. La speranza è che si possa ottenere il via libera per poter rientrare nelle abitazioni il tempo strettamente necessario per recuperare anche eventuali animali domestici.

I volontari della Protezione Civile, intanto, hanno messo a disposizione alcuni contatti per le emergenze:

- Per il soccorso ed assistenza in loco degli animali eventualmente feriti contattare Lega del Cane, dottor Pier Luigi Castelli (347.82445518) coadiuvato dalla dottoressa Enrica Valdi (338.4634933)
- Per eventuale accoglienza animali delle persone sfollate che non possono portarli con se contattare Canile Municipale e rivolgersi a Stefano Menti (392.6372722)
- Per richieste di aiuto per animali in difficoltà contattare Oipa nelle persone della delegata Elisabetta Scolaro (335.7117307) e della responsabile Guardie Zoofile Giuliana Luppi (346.9676947) oppure contattare Lav nella persona di Daniela Filippi (327.6390693)
- AGRIAMBIENTE nella persona del Rappresentante per Genova e Liguria, Francesco Moret (393.5329281)
- Per gli approvigionamenti cibo disponibili per le colonie feline e per gli animali delle famiglie sfollate contattare Associazione AMORE VERO nella persona di Veronica Venezia (333.5863798).

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