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Cronaca Sampierdarena / Via Enrico Porro

Sei mesi fa il crollo di ponte Morandi, Genova ricorda le sue vittime

Alle 11.36, stesso orario del crollo del ponte, 43 rose rosse sono state deposte sul greto del torrente Polcevera

È un San Valentino particolare per Genova. Oggi, giovedì 14 febbraio 2019, oltre alla festa degli innamorati, la città ricorda le 43 vittime del tragico crollo di ponte Morandi, avvenuto esattamente sei mesi fa, il 14 agosto 2018. Questa mattina 43 rose rosse sono state deposte sul greto del torrente Polcevera in memoria delle persone, che hanno perso la vita quel giorno.

Ponte Morandi, il momento del crollo. Video

La cerimonia era in programma alle 11.36, lo stesso orario del crollo del ponte. Quel giorno pioveva e molti sono rimasti a casa invece di prendere auto o moto per andare al mare in riviera. Altrimenti i morti potevano essere molti di più.

Crollo Ponte Morandi, alla Fiera i funerali di Stato | Foto

Ci sono date, che segnano un prima e un dopo, e il crollo del ponte Morandi, non solo per Genova, di certo appartiene a questa categoria. La città ha vissuto sei mesi difficili, soprattutto dal punto di vista della mobilità. Il Comune non è rimasto a guardare e ha cercato di adottare aggiustamenti, che permettessero di migliorare la situazione. Ma molte aziende e famiglie si sono trovate a fare i conti con una quotidianità niente affatto facile.

Da parte sua la Procura ha svolto le prime indagini, interrogando indagati e persone informate sui fatti, per cercare di capire quanto fosse noto lo stato di degrado del viadotto. Gli alti dirigenti di Autostrade, nonostante la più volte messa nero su bianco 'massima disponibilità a collaborare con i magistrati', non hanno risposto alle loro domande.

Ponte Morandi: il primo pezzo scende a terra. Foto

Se verranno rispettati i tempi, nei primi sei mesi del 2020 Genova avrà un nuovo ponte, realizzato in base al progetto donato alla città da Renzo Piano. Dall'altra parte bisognerà vedere quali saranno i tempi della giustizia e se alla fine qualcuno pagherà per quello che è successo. La città ha dato sempre prova di volere reagire, ma questa è una ferita, che rimarrà sempre ben impressa nella mente dei genovesi.

«Sei mesi dal crollo del Ponte Morandi. Il mio pensiero oggi va prima di tutto alle 43 vittime e alle loro famiglie. Lo sguardo è sempre rivolto verso il futuro, per la Liguria e per tutti i cittadini che non si sono mai arresi, nonostante le difficoltà. A Genova si è spezzato un ponte, ma la speranza e la voglia di ripartire sono intatte e forti, ogni giorno di più». Così il governatore Giovanni Toti.

«Non abbiamo mai abbassato la testa. Noi tutti, genovesi. Siamo stati uniti, solidi e caparbi, proprio come la nostra storia ci ha sempre insegnato ad essere. Sei mesi dopo quel tragico giorno ci stringiamo intorno alle famiglie delle 43 persone che ci hanno lasciato. Oggi Genova guarda al futuro vedendo realizzate nuove opere che abbiamo e stiamo costruendo - giorno dopo giorno - nell'interesse di tutti i cittadini, senza mai dimenticare quello che è successo». Così il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione, Marco Bucci.

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